Sul blitz dei Carabinieri del NAS a Polla
| di Roberto De LucaIl blitz dei carabinieri del NAS, insieme a personale medico e veterinario dell’ASL di SALERNO, impone una reazione da parte del nuovo Commissario Straordinario della stessa ASL, prof. Francesco De Simone. Non si può continuare a tollerare, come se fosse scelta logica, l’eliminazione delle cucine dagli Ospedali dell’ex ASL SA/3di Vallo della Lucania. Non è logicamente accettabile, infatti, che i pasti per gli ammalati vengano "cotti o semicotti" a Vallo della Lucania, congelati a 0°C, trasportati in camion refrigerati e poi "rigenerati" a Polla e S.Arsenio, da una ditta privata il cui appalto è scaduto da due anni. Neanche in zona di guerra i pasti dei soldati sono preparati in questo modo: esistono le cucine da campo!
Così, una riflessione è dovuta anche per l’emergenza sanitaria che, per legge (Legge Regionale n.2/94) e per logica, deve essere gestita dalla Centrale Operativa del 118 dell’Ospedale S. Leonardo di SALERNO. Gli ammalati gravi, infine, che seguono (ahinoi!) lo stesso percorso dei pasti a loro destinati, non dovrebbero più continuare a viaggiare tra Polla e Vallo della Lucania. La nostra proposta in merito è quella di attrezzare una pista di atterraggio per l’eliambulanza all’interno dell’Ospedale di Polla.
Crediamo, tuttavia, che allo stato attuale un ospedale militare da campo risponderebbe meglio all’emergenza sanitaria, visto che a Polla c’è un solo medico, per turno, in Pronto Soccorso e che un’ambulanza, con relativo autista ed infermiere, viene impiegata come "TAXI" per trasferire ammalati e provette tra l’Ospedale di Polla e quello di S.Arsenio.
Un domanda però sorge spontanea: ma come si fa, in seguito a carenze igienico-sanitaria riscontrate nel blitz, rendere tutto operativo (si immagina dopo una rapidissima disinfastazione e disinfettazione) dopo poche ore? Lo vorremmo sapere per suggerire ai dirigenti scolastici di adottare metodi simili nelle lunghe ore di disinfettazione dei locali dopo il transito di persone estranee alla scuola. In questo caso si deve davvero lodare l’efficienza ospedaliera.
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