Sindaco ecologista, continua l’ipotesi della camorra
| di Federico MartinoContinuano le ipotesi di attacco della camorra, nelle ultime ore sembra che amici e parenti negli ultimi tempi hanno visto Angelo Vassallo preoccupato. Gli inquirenti stanno cercando di capire perche’. Vengono passate al setaccio la sua vita e la sua attivita’ amministrativa, sempre improntata alla difesa del territorio dalle speculazioni. La pista piu’ accreditata e’ quella della camorra. Vassallo, 57 anni, democratico, potrebbe aver pagato con la vita la sua opposizione a una mafia che cerca di mettere le mani sul territorio.
Da tempo anche nel Salernitano e’ forte l’attenzione della magistratura e delle forze dell’ordine sul fenomeno di inflitrazioni camorristiche. Negli ultimi anni, infatti, gli interessi dei clan si starebbero estendendo anche in localita’ ‘periferiche’ e la costiera cilentana potrebbe non essere estranea a questo fenomeno di espansione dei gruppi della criminalita’ organizzata. L’impegno degli inquirenti e degli investigatori e’ finalizzato, soprattutto, ad identificare l’eventuale radicamento sul territorio della provincia di Salerno, che e’ il piu’ esteso d’Italia, ed in particolare ai tentativi di controllo degli appalti pubblici ed alle attivita’ di riciclaggio del denaro sporco. Un ruolo importante, soprattutto in alcuni centri a forte vocazione turistica, svolgerebbe anche il settore dello spaccio di droga. Queste attivita’ – in alcuni casi cio’ e’ stato anche provato – verrebbero realizzate non solo da frange di gruppi criminali di Salerno e della provincia, ma anche da clan camorristici del Napoletano e del Casertano, compreso quello dei Casalesi, che agiscono in trasferta laddove ritengono di poter intercettare rilevanti flussi economici o, comunque, di poter svolgere attivita’ criminali redditizie. Non e’ un caso che ai magistrati della procura di Vallo della Lucania, competenti per territorio, impegnati nelle indagini sull’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, sia stato subito affiancato anche un pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno. L’omicidio di un sindaco e’, comunque, un atto di gravita’ estrema e gli inquirenti vogliono valutare con attenzione l’eventuale ruolo che in un caso simile potrebbe svolgere la criminalita’ organizzata. Nel Salernitano un precedente risale a 30 anni fa. L’11 dicembre 1980, a Pagani, il sindaco, l’avvocato Marcello Torre, fu ucciso in un agguato camorristico. Per quel delitto fu condannato all’ergastolo Raffaele Cutolo, il capo della Nuova Camorra Organizzata. Secondo l’accusa, Cutolo decise l’eliminazione del sindaco che si era opposto all’inflitrazione del clan sul territorio dell’agro nocerino-sarnese per prepararsi alla gestione degli appalti per la ricostruzione delle aree danneggiate dal terremoto del 1980.
Anche il WWF si preoccupa per il futuro del Paese:”Se le cause della morte fossero riconducibili ad una matrice criminale, ci troveremmo di fronte anche ad una situazione di preoccupante gravita’ per il futuro del Paese, ove svolgere buona amministrazione verrebbe di fatto a configurasi come rischio per la propria incolumita”’. Lo afferma in una nota il Presidente del Wwf Italia, Stefano Leoni esprimendo cordoglio ”per la tragica scomparsa di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica e Presidente della Comunita’ del Parco Nazionale del Cilento”. ”Numerose – conclude Leoni – sono state negli anni le occasioni di collaborazione tra il Wwf e chi ha saputo interpretare responsabilmente l’Amministrazione pubblica, all’ insegna del buon governo del territorio e della legalita”’.
fonte: ansa.it
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