Ponte Caiazzano, ancora ritardi sulla riapertura. La Soprintendenza chiede indagini archeologiche preventive
| di Pasquale Sorrentino«Non ci sono parole per definire l’ambiguità – il poco rispetto verso i cittadini-contribuenti – dell’Ente provincia di Salerno in merito alla situazione che investe e interessa la ricostruzione del Ponte di Caiazzano che collega Padula e Sassano, lavori iniziati circa tre anni fa – che vedono nella Provincia di Salerno l’Ente appaltante dei lavori – opera che ad oggi non è stata realizzata e che, per quanto ci riguarda, in base alla risposta che la Soprintendenza di Salerno ci ha fornito nella giornata di ieri non sarà, purtroppo, ultimata a breve per possibile e probabile incompletezza dell’iter burocratico e tecnico del progetto».
Lo rende noto l’associazione Schierarsi Cilento – Vallo di Diano con una nota con la quale intende informare e aggiornare i cittadini sul fatto che la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno ed Avellino ha dichiarato nel suo parere relativo alla tutela archeologica di aver bisogno di indagini archeologiche.
Nello specifico la Soprintendenza dice: “Considerato che il progetto prevede la demolizione e la ricostruzione del Ponte sul fiume Tanagro lungo la S.P. 51; che l’area oggetto di intervento è posta in prossimità di aree archeologiche e la stessa S. P. 51 ricalca un probabile tracciato viario di età romana, questa Soprintendenza subordina il rilascio del proprio nulla osta all’esecuzione di indagini archeologiche preventive che dovranno interessare le pile di fondazione del nuovo ponte”.
«Ebbene – prosegue l’associazione – ad oggi non è stato demolito il ponte preesistente, condizione necessaria per poter effettuare indagini archeologiche preventive che dovranno interessare le pile di fondazione del nuovo ponte, come disposto dalla Soprintendenza, e chiediamo a coloro che hanno rassicurato i cittadini sulla ripresa dei lavori di rifacimento ex novo del ponte di Caiazzano se il ritardo sia stato e continui ad essere determinato da quanto richiesto dalla Soprintendenza per il rilascio del proprio nulla osta. E’ ora di fare chiarezza una volta per tutte su questa intricata vicenda, a tinte fosche, che da tre anni tanti disagi sta creando a attività commerciali e cittadini. Quello che a noi pare chiaro ancora una volta è la totale inadeguatezza della politica – a tutti i livelli, compreso quello locale – di fornire risposte tempestive ed efficaci ai cittadini/contribuenti i quali spesso pagano le tasse per non ricevere risposte alle loro esigenze. Questo del ponte di Caiazzano ne è un esempio chiaro e incontestabilmente clamoroso. Restiamo vigili sulla problematica, non escludendo – perdurando questo stato di fatto poco chiaro in merito alla ripresa dei lavori – il ricorso ad all’Autorità Giudiziaria al fine di accertare eventuali responsabilità che hanno determinato questa situazione davvero non più sostenibile e giustificabile».
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