Porto Infrschi off limits: ordinanza storica del comune di Camerota

| di
Porto Infrschi off limits: ordinanza storica del comune di Camerota

Porto Infreschi, gioiello naturale incastonato nell’area marina protetta omonima, sarà ancora più preservato e protetto. E’ quanto deciso dal documento pubblicato dal Comune di Camerota. L’ente ha infatti emanato un’ordinanza che introduce nuove regole per tutelare questa spiaggia unica, insignita nel 2014 del titolo di “più bella d’Italia”. L’obiettivo è preservare il delicato equilibrio naturale, la flora e la fauna.

L’ordinanza prevede il divieto assoluto di atterraggio per qualsiasi unità navale, imbarcazione, moto d’acqua, o mezzi similari, nelle acque prospicienti la spiaggia, riservate esclusivamente alla balneazione. Queste acque sono infatti prive di corridoi di lancio, pontili e gavitelli, rendendo pericoloso e non autorizzato l’attracco di imbarcazioni.

Inoltre, per chi raggiunge il sito via mare o terra, sarà consentito sostare sulla spiaggia e nelle acque adiacenti per un massimo di trenta minuti. Anche il posizionamento di ombrelloni, sedie, sdraio e simili sarà vietato, così come fumare, accendere fuochi, e utilizzare sostanze infiammabili, per prevenire ogni possibile rischio di incendio.

«Con questa ordinanza salvaguardiamo ancora di più i luoghi emblematici della nostra costa – dice Mario Salvatore Scarpitta, sindaco di Camerota -. Prosegue l’iter tra il Comune e il Parco del Cilento per la gestione dell’area. Idee e progetti che mirano innanzitutto a proteggere i luoghi a terra e a mare, a valorizzarli e ad offrirli ai fruitori in maniera regimentata riducendo gli effetti negativi che si stanno verificando ogni giorno da anni».

L’ordinanza vieta altresì la raccolta di qualsiasi elemento naturale dell’arenile, come sabbia o ciottoli, e proibisce il pernottamento, il campeggio, e persino il consumo di pasti sulla spiaggia. Sono banditi anche i giochi e le attività sportive, così come l’uso di apparecchi sonori che possano disturbare la quiete pubblica.

Particolare attenzione è riservata alla gestione dei rifiuti, con il divieto di abbandonare rifiuti sia a terra che in mare, e l’obbligo di non alterare lo stato dei luoghi con attività in contrasto con la tutela dell’ambiente. Anche l’utilizzo di sacchetti monouso è vietato, in linea con le politiche di sostenibilità ambientale.

«Oltre al discorso legato alla tutela dell’ambiente – continua Scarpitta – esiste anche la necessità di tutelare l’incolumità e la sicurezza dei bagnanti e di sicuro lo sbarco di imbarcazioni nel mentre ci sono persone che fanno il bagno crea una circostanza per cui è impossibile garantire la sicurezza. Questa decisione è necessaria per arrivare a comprendere quali sono le modalità migliori per creare valore economico e allo stesso tempo salvaguardare il patrimonio collettivo delle coste». «Ringrazio gli uffici comunali, la capitaneria di porto, il presidente e il direttore del Parco del Cilento e il ministero dell’Ambiente» chiosa Scarpitta.

Infine, l’ordinanza disciplina anche il divieto di pesca da terra e di sorvolo delle spiagge con qualsiasi tipo di aeromobile, salvo eccezioni per mezzi di soccorso e polizia.

«Come amministratori, il nostro compito principale è garantire la protezione e la salvaguardia del nostro prezioso ecosistema», ha aggiunto Teresa Esposito, assessore all’Area Marina Protetta e al Turismo. «Porto Infreschi, meta annuale di migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo, non è solo un’attrazione di incomparabile bellezza, ma anche una significativa fonte di economia per il nostro territorio. L’ordinanza recentemente emessa è un passo necessario per garantire la tutela di questo straordinario luogo. La situazione precedente non ci avrebbe condotto a risultati positivi, e non avremmo raggiunto gli obiettivi di protezione e valorizzazione del nostro patrimonio naturale. Con le nuove misure in atto, siamo certi di fare un bene per tutti: per l’ambiente, per gli operatori e per i turisti. Preservare Porto Infreschi significa garantire non solo un’esperienza sicura e sostenibile per i visitatori, ma anche assicurare che questa risorsa continui a contribuire positivamente all’economia locale. Siamo impegnati a mantenere e migliorare gli standard di fruizione e protezione di questo angolo di paradiso, e l’ordinanza rappresenta un passo cruciale in questa direzione» ha concluso Esposito.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata