Porto di Marina di Camerota, Petrillo lascia: dimissioni «per mancata trasparenza»

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Porto di Marina di Camerota, Petrillo lascia: dimissioni «per mancata trasparenza»

Giangaetano Petrillo, presidente pro-tempore de ‘La Marina de il Leone di Caprera srl’, ha presentato le dimissioni dalla società portuale di Marina di Camerota. A comunicare le motivazioni è lo stesso ex presidente in una nota in cui sottolinea la «mancata trasparenza nella visione degli atti e dei documenti», una situazione che ne avrebbe minato «il cambiamento». «Dopo la mia decisione  di dimettermi irrevocabilmente dalla nomina di presidente pro-tempore, cerco di chiarirne le motivazioni. – spiega Petrillo – Premetto che la determinazione  con cui ho accettato tale incarico  scaturiva dalla  volontà principale di imparare a conoscere questo stupendo motore di rinnovamento e lustro per la nostra comunità, associata alla volontà di intraprendere un lavoro impegnativo, con lo scopo  di soddisfare l’entourage  di quest’organo giuridico e contestualmente, valorizzare  l’area portuale, grande vetrina per un territorio che si professa di indole turistica e balneare».

Entra nel dettaglio: «Penso che non sia un segreto, ne’ un mistero da dover svelare, il fatto che questa ‘macchina’ sia stata, probabilmente,  utilizzata come macina consensi e dove, forse, l’interesse personale ha sopraffatto l’interesse collettivo. Una metodologia  sbagliata che ha  pietrificato lo sviluppo e il perfezionamento di questo nostro enorme palcoscenico di opportunità e sviluppo. Ero a conoscenza delle difficoltà amministrative, gestionali ed  economiche legate alla Società ed ero a conoscenza della stasi creata dai probabili fattori suesposti. – continua Petrillo – La mia visione di lavoro quale presidente, i miei personali principi di legalità, erano fortemente indirizzati alla realizzazione di uno sviluppo trasparente del progetto che mirava ad estrapolare il meglio dall’esperienze del passato per rendere quest’area un bacino economico, di sviluppo e una vera vetrina di successo per il nostro territorio».

Per Petrillo è mancata la trasparenza. «Principi non concepiti unicamente dal sottoscritto, ma, immagino, condivisi da tutti perché contenuti nello Statuto della società. Regole e articoli di vecchia data, promulgati  da chi, negli anni ’90,  costituì tale Società  e che io penso vadano indissolubilmente seguiti e rispettati. Questa trasparenza era ed è tuttora inscindibile con la disciplina della ‘conoscenza’.  Importante è avere la possibilità di potersi rendere  conto dell’organo giuridico che si amministra e si presiede prima di attuare e acconsentire a qualsiasi atto. Purtroppo a me è mancata la possibilità, anche se fortemente richiesta,  di prendere visione e di conoscere atti e documenti. – spiega – La mancanza di trasparenza,  il mancato rispetto nei miei confronti e nei confronti di norme  che regolamentano un lavoro di gruppo,  mi  hanno convinto che non c’era, nei fatti,  possibilità di arbitrio. Non nascondo un forte rammarico  soprattutto per aver compreso quanto fragile sia la speranza di attivare coscientemente il cambiamento. Rammarico  verso la speranza che una classe amministrativa potesse  accompagnare la nuova generazione di cittadini a rivoluzionare  e rinnovare l’assetto gestionale di una parte del nostro territorio. Rammarico verso l’ostruzionismo rivolto al mio lavoro».

Poi conclude: «Vorrei ringraziare i dipendenti che ho conosciuto e vorrei scusarmi per il poco tempo trascorso insieme, ma soprattutto vorrei congratularmi per il lavoro che quotidianamente svolgono misurandosi con un vile stato di abbandono. Voglio in ultima battuta ringraziare chi fortemente ha creduto in me, l’attuale presidente del Consiglio del Comune di Camerota,  il dott. Alfonso Esposito. Auguro a tutti,  compreso a me stesso,  che ci possa essere un’altra opportunità più giusta e serena,  per tutti, ma soprattutto alla nostra generazione di giovani e che, finalmente,  giunga forte il sacrosanto messaggio che ‘tocca a noi’».

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