Premio Piccolo Comune Amico, San Giovanni a Piro al primo posto
| di Maria Emilia CobucciIl Comune di San Giovanni a Piro è risultato primo classificato nel Premio nazionale “Piccolo Comune Amico” nella sezione “Cultura, arte, storia”. È stato infatti ritenuto eccellente il progetto del Museo José Ortega alla frazione Bosco di San Giovanni a Piro che è stato l’unico Comune della Provincia di Salerno tra i prescelti al podio. Insieme al Comune di Lacco Ameno, ha rappresentato la Campania alla kermesse nazionale dell’associazione di consumatori Codacons, da sempre impegnata a tutela e in difesa dei cittadini.
“Innanzitutto faccio i più vivi complimenti a San Giovanni a Piro – dichiara il Presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese – A Roma, alla cerimonia di premiazione, presso l’Auditorium Parco della Musica, hanno ritirato il Premio il sindaco Ferdinando Palazzo e il Vicesindaco Pasquale Sorrentino che è anche nostro Consigliere provinciale con delega al Turismo e promozione del territorio. “Piccolo Comune amico” è un progetto molto valido. Permette di promuovere i prodotti locali e la storia del territorio che verranno pubblicizzati attraverso la creazione di una Mappa interattiva e con specifiche campagne di comunicazione diffuse dai partner dell’iniziativa. San Giovanni a Piro, così, verrà promossa in tutto il mondo.”
“Da delegato alla cultura della Provincia di Salerno – dichiara il Consigliere Francesco Morra – non posso che esprimere la mia più grande soddisfazione per questo prezioso riconoscimento. I piccoli Comuni sono l’anima del Belpaese e Codacons e Coldiretti hanno acceso i riflettori sulle eccellenze artistiche, culturali e turistiche di tante piccole comunità.
Il premio nazionale “Piccolo Comune Amico” è un progetto realizzato dal Codacons – in collaborazione con Coldiretti, Fondazione Symbola, Enac, Touring Club Italiano, Ferrovie dello Stato, Intesa San Paolo, Poste Italiane, con il patrocinio di Anci, Uncem e del Ministero della Cultura – per promuovere lo sviluppo dei Comuni italiani con meno di 5mila abitanti.
I piccoli comuni sono la nostra forza e la nostra energia. Sono il bacino da tutelare a da cui attingere per continuare a spingere sull’acceleratore della ripresa, perché custodiscono tasselli di storia e di memoria, luoghi incontaminati, tracce di cultura e un patrimonio che tocca a noi valorizzare sempre di più e sempre meglio. Josè Ortega fu rappresentante del realismo sociale della Guerra civile spagnola e uno dei membri gruppo “Estampa popular”, di cui fu anche fondatore. Dopo varie peripezie, lasciò nuovamente la Spagna nel 1980 per tornare in Italia, dove continuò un’intensa attività espositiva, stabilendosi nel piccolo centro di Bosco, nella provincia di Salerno. Dichiarò di aver scelto questo posto perché gli ricordava la sua amata Spagna. “Qui sono venuto a costruire un pezzetto di libertà. Lavorare in queste terre, significa osservare e imparare costantemente, per portare poi con noi qualcosa di veramente puro e genuino che valga la pena di aver assimilato – disse- Ci sono dei momenti nella vita dei popoli, in cui gli artisti sentono che un’arte a contenuto rivoluzionario è una necessità. Quindi non più l’arte per l’arte. Noi poeti, musicisti, pittori, noi creatori d’ arte…contro coloro che predicano il disimpegno e l’evasione…sentiamo che il popolo ha bisogno di forme artistiche che chiamino all’unione per restituire libertà e democrazia al paese”. Libertà è cultura. E, mai come in questo caso, la cultura vince.”
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