Premio ‘Torre Petrosa’ a Serena Bortone, dibattito con Franco Maldonato sui temi dell’attualità
| di RedazioneGiornalismo politico e giornalismo d’inchiesta, giornalismo televisivo e carta stampata, condizione femminile, Mezzogiorno, emigrazione, spopolamento e gap infrastrutturale: questi i temi che hanno materiato la conversazione di Serena Bortone con Franco Maldonato a conclusione della cerimonia di conferimento del Premio Torre Petrosa, giunto alla 15^ edizione, che si è svolto ieri sera a Villammare. A dare il benvenuto e il saluto della comunità è stato il sindaco di Vibonati Manuel Borrelli. Ad introdurre la serata è stato il professore Vincenzo Abramo.
La giornalista, in luogo del tradizionale discorso di ringraziamento, ha preferito rispondere alle domande sulle questioni più scottanti dell’attualità, che in larga parte sono anche i temi del suo impegno professionale. Maldonato l’ha ‘provocata’ sulla vocazione ancillare della gran parte dei giornalisti italiani, abituati a inginocchiarsi davanti al potere rinunciando a farne il cane da guardia. La Bortone ha risposto che non si riconosce in questa interpretazione ma che il rapporto con il potere è l’aspetto più problematico della professione.
Maldonato l’ha poi incalzata su Mezzogiorno e spopolamento, denunciando che non c’è stato finora nessun giornalista che abbia messo il naso nei documenti del Pnrr per cercare di capire quali sono le risposte della classe politica a quelle che sono diventate due grandi questioni nazionali e non più regionali o territoriali. In particolare ha sollevato il tema dell’Alta Velocità, che una irragionevole condiscendenza della politica alle proposte della tecnica vorrebbe trasferire dall’attuale percorso tirrenico a quello interno. La Bortone ha promesso che metterà in agenda le due questioni, memore delle origini cilentane della sua famiglia. Folla delle grandi occasioni, dalla quale, alla fine, sono uscite fuori domande e richieste di chiarimenti.
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