Presunti appalti pilotati, Ms5 Vallo della Lucania: «Aloia e Ametrano non convincono»
| di Marianna ValloneSul rinvio a giudizio del sindaco di Vallo Antonio Aloia e dell’assessore Marcello Ametrano, per l’ipotesi di reato di turbata libertà d’incanto, interviene anche il Movimento cinque stelle di Vallo della Lucania, «non convinto» dell’estraneità dei fatti dei due finiti sotto processo. La vicenda riguarda dei presunti appalti pilotati, per i quali sono stati rinviati a giudizio anche i comproprietari della Sele Ambiente Antonio e Morgan Meluzio, il direttore tecnico della Sele Ambiente Francesco Toriello, Osvaldo Amoroso funzionario del comune di Battipaglia, il dirigente tecnico del comune di Battipaglia Giancarlo D’Aco e il consigliere comunale di Ogliastro Cilento Luigi Tamasco. Rito abbreviato condizionato, invece, a carico del sindaco di Vallo Antonio Aloia e del dipendente Daniele De Bellis. Sia Aloia che Ametrano hanno dichiarato di essere estranei alla vicenda.
«Anche se la vicenda processuale, che mi vede mio malgrado coinvolto mi ha emotivamente scosso, sono molto tranquillo e sereno perché certo che si concluderà con l’affermazione della mia più totale estraneità ai fatti», ha detto Ametrano. «Ho scelto di essere giudicato con il rito abbreviato perché è l’unico strumento che mi consente di chiarire rapidamente la mia totale estraneità al fatto che mi viene contestato. – ha commentato invece Aloia – Sono certo che questa triste vicenda si risolverà nel più breve tempo possibile in quanto nutro la mia totale fiducia nell’operato della Magistratura, fiducia che ciascuno, in uno Stato di diritto e di Democrazia, ha il diritto e dovere di riporre».
Il Movimento cinque stelle di Vallo ha fatto sapere a mezzo stampa di aver «atteso la conferma ufficiale dell’apertura presso la Procura di Salerno del Procedimento Penale Antonio Aloia + 6 che vede rinviati a giudizio, tra gli altri, il Sindaco di Vallo della Lucania e l’Assessore Marcello Ametrano per presunte irregolarità su alcuni appalti nel settore rifiuti, indagine durata oltre un anno. La dichiarazione del Sindaco Aloia, molto formale ma di poca sostanza, non ci tranquillizza perché non entra, sia pur sommariamente, nel merito. – scrivono – Ancor meno convince la brevissima e generica comunicazione, letta sui media, dell’Assessore Ametrano. Le accuse sono gravi e prima di oggi nessuna Amministrazione civica locale si era lasciata coinvolgere in fatti penali così rilevanti. Il Rito Abbreviato, scelto dal Sindaco, se da un lato porta in tre settimane a Sentenza dall’altro lascia spazio al sospetto di poter usufruire dello sconto di 1/3 della pena. Consideriamo ma non discutiamo, non è nostro compito, la strategia difensiva. Visti i tempi brevi non c’è spazio per chiedere la convocazione di un Consiglio Comunale specifico – concludono i pentastellati – e ci riserviamo di valutare, dopo l’esito di questo Primo Grado di Giudizio, ogni ulteriore ed eventuale azione. Auguriamo, nel frattempo, al Sindaco Aloia di poter dimostrare la sua totale estraneità ai fatti di causa».
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