Primi passi del 2025 nei sentieri del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

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Primi passi del 2025 nei sentieri del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

I primi passi del 2025 nei sentieri del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il nuovo anno è arrivato ed ha portato con se il desiderio di iniziare un percorso verso nuove mete, simboliche ma anche fisiche. Perché non farlo immergendosi nella bellezza selvaggia del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni? Tra antichi sentieri, panorami mozzafiato e un silenzio rigenerante, ecco una piccola guida ai percorsi di trekking più suggestivi per chi desidera iniziare l’anno con il piede giusto. Con i suoi 1.898 metri, il Monte Cervati è la cima più alta della Campania. Partendo da Sanza, il sentiero porterà attraverso faggete e paesaggi innevati, se affrontato in inverno. Arrivare in vetta regala una vista che spazia dal Golfo di Policastro al cuore del Cilento (difficoltà medio-alta, ideale per escursionisti allenati). Chi preferisce un percorso più accessibile, le Gole del Calore, vicino a Felitto e Magliano, sono un’alternativa perfetta. Il sentiero segue il corso del fiume Calore tra pareti rocciose e boschi lussureggianti (adatto anche a famiglie; da visitare i ponti medievali che si incontrano lungo il percorso). I Monti Alburni, detti anche “Dolomiti del Sud”, sono un luogo da non perdere per gli appassionati di trekking.

Tra i percorsi più belli spicca quello che porta alla scoperta delle Grotte di Castelcivita e alle fittissime faggete. Qui meritano una sosta le Grotte di Castelcivita con gli ambienti sotterranei costituiti da ampi corridoi, gallerie, strettoie e saloni abbelliti da stalattiti, stalagmiti e concrezioni. (difficoltà media; le grotte sono un vero capolavoro della natura, con stalattiti e stalagmiti di incredibile bellezza). Oppure raggiungere la cima della collina a Sant’Angelo a Fasanella dove si trova l’Antece. Si tratta di un rilievo nella roccia che ritrae una figura umana in piedi, a grandezza naturale. Gli studiosi lo datano ad un’epoca fra il IV e il II secolo a. C. e ne indicano come autori i Lucani.

Per chi vuole godere della dolcezza del mare d’inverno, il Sentiero degli Infreschi, da Marina di Camerota a Cala degli Infreschi, è un’esperienza unica. Il percorso si snoda tra calette nascoste, macchia mediterranea e scorci sul mare cristallino (difficoltà facile-medio, con dislivelli moderati; da non perdere Cala degli Infreschi, eletta una delle spiagge più belle d’Italia). Il Monte Gelbison, con i suoi 1.705 metri, è una meta imperdibile per gli amanti del trekking e della spiritualità. Il sentiero che parte da Novi Velia conduce al Santuario della Madonna del Sacro Monte, luogo di culto secolare (ideale in giornate limpide per godere del panorama). Da alcuni anni il Cammino di San Nilo permette di percorrere il Parco Nazionale del Cilento a passo lento. L’itinerario spirituale e naturalistico, con decine di tappe da Sapri a Palinuro, conduce attraverso borghi senza tempo, uliveti secolari e boschi incontaminati. Nell’area più a sud del Cilento, meritano la sosta le grotte del WWF di Morigerati con la grotta, il mulino e la stazione di muschi, il centro storico e i panorami mozzafiato di Tortorella e le cascate Capelli di Venere a Casaletto Spartano. Esplorare i sentieri del Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni significa perdersi nella bellezza autentica del territorio ma bisogna farlo in sicurezza, e per chi non è esperto, affidarsi a guide escursionistiche per un’esperienza sicura e arricchente.

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