Pica popone una Fondazione Alburni per la gestione dei beni culturali
| di Maria Antonia Coppola“L’inestimabile e riconosciuta valenza del patrimonio storico – artistico – culturale ambientale e naturalistico, ricadente nel comprensorio degli Alburni, deve a mio giudizio richiamare l’attenzione delle istituzioni pubbliche sulla necessità di definire una rete organizzata di servizi e di iniziative che in maniera coordinata valorizzino il territorio nell’ottica della promozione di un turismo sostenibile basato sulle tipicità e sulle eccellenze locali.” sostiene Pica.
Da qui una lettera inviata a Regione, Provincia, Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Comunità Montana Alburni e i 12 Comuni interessati, affinché insieme costituiscano un modello gestionale come potrebbe essere una Fondazione, alla quale far confluire un unico canale di risorse economiche necessarie alla realizzazione di progetti strategici legati a comparti omogenei.
“Su tale ottica – continua Pica- utilizzando ad esempio l’esperienza della Fondazione Mida che ha validamente sostenuto la valorizzazione delle Grotte Dell’Angelo di Pertosa, si potrebbe ipotizzare la costituzione di un analogo soggetto, aperto anche a privati qualificati, che possa svolgere un valido ruolo di programmazione e di coordinamento degli interventi in un rapporto sinergico e di collaborazione con gli Enti locali puntando a progettualità che guardino all’intero territorio e che abbiano la loro centralità in alcuni contenitori di riconosciuto valore quali il Museo Naturalistico di Corleto Manforte, Roscigno Vecchia le Grotte di Castelcivita”
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