Provincia di Salerno, Simone Valiante: «Il 6 aprile non parteciperò al voto»
| di Luigi Martino
Il sindaco di Cuccaro Vetere, Simone Valiante, ha annunciato che non prenderà parte al voto del prossimo 6 aprile per le elezioni provinciali di Salerno. In una dichiarazione, l’ex parlamentare ha spiegato le ragioni della sua scelta, sottolineando il proprio dissenso nei confronti dell’attuale sistema di elezione delle Province e il ruolo che queste ricoprono nella governance territoriale.
“Sono stato amministratore della Provincia di Salerno quando erano i cittadini a scegliere la propria rappresentanza. Sono stato anche io, da parlamentare, uno che ha votato la nuova legge sulle province. Non mi esimo dalle mie responsabilità. Lo feci per disciplina di gruppo. Certo, il mio voto non avrebbe modificato il destino della legge”, ha affermato Valiante, ammettendo che il provvedimento, all’epoca, poteva avere un senso solo in un contesto politico diverso, in cui i partiti erano strutturati e capaci di formare classi dirigenti.
Riconoscendo di aver già commesso un errore in passato, il sindaco ha chiarito di non voler ripeterlo. Pur non esprimendo giudizi negativi sui candidati in campo, Valiante ha messo in dubbio la reale efficacia della futura presidenza provinciale, evidenziando il rischio di una leadership debole e condizionata da altri equilibri politici.
“Nulla contro Enzo Napoli o il sindaco Rinaldi. Con Enzo ci conosciamo da anni, con Rinaldi un po’ meno, ma in particolare quest’ultimo, per la mia idea nota di Provincia, rappresenterebbe più che dignitosamente le aree interne, al di là dell’appartenenza politica. Mi pesa dirlo, perché per un uomo che ha rappresentato le istituzioni per anni è sempre una sconfitta, ma io il 6 aprile non parteciperò al voto”, ha dichiarato.
Una decisione, quella di Valiante, che si basa su una valutazione politica più ampia e che non intende condizionare la sua amministrazione né gli amici che condividono le stesse perplessità. Ha poi espresso critiche dirette sulla candidatura di Enzo Napoli, attuale sindaco di Salerno, evidenziando i limiti che, a suo avviso, caratterizzerebbero la sua eventuale presidenza.
“Tutti sanno che Enzo Napoli sarà un presidente assente e “commissariato” da un direttorio politico, perché la città assorbe troppo tempo, le difficoltà della città e della sua amministrazione sono note, è un sindaco in scadenza e la sua funzione politica, in questo momento storico, è solo quella di coprire uno spazio che non disturbi le ambizioni politiche di altri. È ben noto a tutti gli amministratori, anche a quelli che lo voteranno. Poi ognuno nella vita si adegua come meglio può. Io ho scelto da tempo di non adeguarmi”, ha concluso Valiante.
Una posizione netta, quindi, che segna una frattura nel dibattito sulle elezioni provinciali e sulla gestione dell’ente, rilanciando il tema della reale utilità delle attuali Province e del loro futuro nel panorama politico-amministrativo.
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