San Giovanni a Piro, il gruppo ‘ Primavera’chiede lo scioglimento del Consiglio Comunale

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San Giovanni a Piro, il gruppo ‘ Primavera’chiede lo scioglimento del Consiglio Comunale

Le mezze stagioni forse non esistono più ma la "Primavera" politica nel Comune di S.Giovanni a Piro è sempre presente e infiamma lo scenario politico sangiovannese. I consiglieri comunali Pasquale Sorrentino, Gabriele Fasolino e Mario Cetrangolo hanno redatto un documento in cui si chiede al Prefetto di Salerno e al Ministro dell’Interno di volere adottare tutti i provvedimenti necessari per lo scoglimento del Consiglio comunale. Secondo quanto riportato dal gruppo di opposizione "Primavera" e premesso che

    * non è stato rispettato il termine entro il quale gli enti locali dovevano approvare il rendiconto della gestione per l’anno 2009 (l’articolo 2 quater comma 6, lettera c del decreto legge 7 ottobre 2008, n.154 -convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008,n.189 – ha modificato l’articolo 227, comma 2 del Testo Unico degli Enti Locali, portando il termine al 30 aprile;
    * che il bilancio annuale di previsione, con tutti gli allegati, deliberato dal Consiglio Comunale entro il termine stabilito dalla normativa vigente, differito per l’anno 2010 al 30 giugno con Decreto del Ministero dell’Interno del 29 aprile 2010, non è stato ancora approvato;
    * che il regolamento di contabilità approvato con verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n.63 nella seduta del 30/10/1997, assegna 15 giorni anteriori alla riunione di consiglio comunale prevista per l’esame del Bilancio di Previsione, entro il quale sono presentati dalla giunta al Consiglio Comunale in apposita adunanza, gli schemi del bilancio annuale di previsione, della relazione previsionale e pragrammatica e del bilancio pluriennale, con gli allegati prescritti e la relazione dell’organo di revisione;
    * che tali atti debbono, dal giorno di presentazione, essere depositati a disposizione dei consiglieri i quali possono presentare emendamenti;
    * che i quindici giorni decorrono dalla consegna dei documenti di bilancio ai consiglieri comunali e considerato che alla data del 21 giugno 2010 nessun documento di bilancio è stato consegnato e questa situazione di inadempienza prefigura necessariamente (al fine di rispettare il termine dilatorio per i consiglieri comunali) lo slittamento della approvazione del bilancio oltre il 30 giugno.

si chiede a chi di competenza quanto riportato precedentemente, ovvero lo scioglimento del Consiglio Comunale. Secondo l’art.141 comma 1 lettera e del Dlgs n.267 del 18/08/2000 (Testo Unico degli Enti Locali) –  I consigli Comunali e provinciali vengono sciolti con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministero dell’Inteno…c)quando non sia approvato nei termini, il bilancio".
Resteremo in attesa dell’evolversi di questa situazione, che sicuramente non sarà facile per l’Amministrazione Giannì e a maggior ragione se verrà accettata la richiesta del Gruppo "Primavera".
 

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