Punti nascita, Nuzzo: «Non sarebbero mai stati chiusi, nessun grazie a De Luca e Castiello»
| di Marianna ValloneCi va giù pesante il vicesindaco di Caselle in Pittari, Giampiero Nuzzo, che sulla chiusura dei punti nascita di Sapri e Polla, punta il dico contro Regione e Governo che «dopo aver causato il pasticcio della loro soppressione nei mesi scorsi e dopo aver preso atto del moto di ribellione dei territori interessati, trovano solo ora la soluzione che annulla il danno da loro stessi creato». Per Nuzzo: «I punti nascita non sarebbero mai stati chiusi il 31 dicembre, non per le passerelle di politici romani e per le loro assicurazioni, così come per quelle del governatore della regione. – scrive in una nota – Non sarebbero stati chiusi solo perché era logicamente e legalmente impossibile chiuderli e non dare una deroga non essendo stato approntato nessun piano alternativo alla loro chiusura. Questa è la verità».
«La soluzione sulla chiusura poteva e doveva essere messa in atto già ad agosto, al momento della prima richiesta di deroga. Fui buon profeta allorquando, nella prima assemblea pubblica sul tema, ebbi modo di dire che sarebbe arrivato il giorno dell’assegnazione della medaglia del vincitore. Pare ci sia un ex aequo tra il senatore Castiello e il presidente De Luca; anche se i due continuano a litigare rivendicando ognuno per se stesso il merito di questo risultato. Ma di quale merito stiamo parlando? Io non dico “grazie“ a nessuno dei due. Alla chiusura dei punti nascita non ho mai creduto perché immotivata nei fatti. E questa mia convinzione si è rafforzata con il passare dei giorni».
E aggiunge: «Questa è la verità che dobbiamo dire soprattutto a quei giovani che sono stati la parte più bella, perché più vera, di questi giorni di lotta. Soprattutto a loro va il mio plauso e a tutti quelli che, con il cuore libero, hanno alzato forte la voce di questo territorio che oggi, come ieri, ha ancora risorse per ribellarsi alle ingiustizie».
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