Punti nascita, Vietri (Fdi): «Requisito 400 parti all’anno impensabile per aree interne Cilento»
| di Pasquale Sorrentino«La sanità, in provincia di Salerno, è al collasso. La Regione Campania si impegni a salvaguardare i punti nascita di Polla e Sapri e a tutelare gli ospedali, come quello di Sarno, dove addirittura stanno chiudendo gli ambulatori». Lo dichiara, in una nota, Imma Vietri, capogruppo di FdI in Commissione Sanità alla Camera dei Deputati.
«Mi farò portavoce nelle sedi competenti – ha detto – per chiedere la modifica del Decreto Balduzzi, attuato e mai rivalutato negli anni dai governi del Pd: il requisito minimo dei 400 parti in un anno per tenere in vita un punto nascita non può valere per alcune aree interne del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro che, da anni, vivono già molte criticità logistiche e infrastrutturali con strade degradate e trasporti ridotti all’osso. Limitare anche il diritto alla salute – cosa che accadrebbe se dovesse essere confermata la chiusura dei punti nascita – alle comunità del Vallo di Diano e Golfo di Policastro sarebbe l’ennesima inaccettabile umiliazione. Urge garantire la salute delle madri e la possibilità di partorire in sicurezza, assumendo iniziative per riconoscere la deroga (già avallata dal 2018 per il “San Luca” di Vallo della Lucania) – in attesa della modifica della normativa – ai punti nascita dei presidi ospedalieri di Polla e Sapri».
Poi, Vietri torna sulla grave carenza di personale negli ospedali salernitani: «La situazione è diventata insostenibile con medici e infermieri dei reparti costretti ad occuparsi anche dei pazienti che arrivano ai pronto soccorso. A Sarno, la chiusura finanche degli ambulatori del Martiri del Villa Malta è l’emblema del totale fallimento della gestione regionale della sanità targata De Luca. Esprimo la mia solidarietà ai medici, al personale sanitario e ai pazienti dell’ospedale di Sarno e di tutte le altre strutture ospedaliere della provincia di Salerno per ciò che stanno subendo. Fratelli d’Italia non li abbandonerà», conclude Vietri.
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