Punto nascita di Sapri appeso a un filo: territorio si mobilita
| di Marianna Vallone
Il futuro del Punto nascita dell’ospedale di Sapri è appeso a un filo, ma il territorio non ha intenzione di arretrare di un millimetro. Un fronte compatto e determinato, si è riunito per difendere il diritto alla sanità pubblica e garantire un servizio essenziale per le famiglie del Golfo di Policastro e delle aree interne del Cilento.
Alla riunione tenutasi questa mattina nella Sala consiliare del Comune di Sapri e convocata dal sindaco di Sapri Antonio Gentile erano presenti gli onorevoli Franco Picarone, Tommaso Pellegrino e Corrado Matera, il consigliere provinciale Pasquale Sorrentino, il presidente ff della Provincia di Salerno Giovanni Guzzo, i sindaci e gli amministratori del Distretto 71, il vicepresidente del Parco Nazionale del Cilento Carmelo Stanzione e il presidente della Comunità Montana Bussento e consigliere provinciale, Vincenzo Speranza.
La Regione Campania ha già richiesto deroghe per i punti nascita di Sapri e Polla. Già nel 2023, una relazione dettagliata inviata al ministero sottolineava la necessità di mantenere attivo il servizio. I numeri, sebbene bassi rispetto agli standard, parlano chiaro: il percorso nascita a Sapri si svolge in condizioni di assoluta sicurezza e la chiusura porterebbe solo a una migrazione sanitaria verso altri ospedali, anche fuori regione.
La richiesta unanime ora nell’immediato è quella di un tavolo tecnico-scientifico che certifichi i dati e supporti le ragioni del territorio. Tra le proposte da aggiungere rispetto a quelle del passato c’è l’attivazione di un collegamento con il reparto di Terapia Intensiva Neonatale del San Leonardo di Salerno per la gestione dei casi più complessi, un ulteriore segnale che il punto nascita di Sapri può operare in totale sicurezza.
Il consigliere regionale Tommaso Pellegrino ha ribadito che il tema della sicurezza è centrale: “Se ci fosse anche solo un minimo rischio per mamme e bambini, saremmo i primi a chiedere la chiusura. Ma qui non c’è alcun pericolo. Siamo pronti a combattere in prima linea questa battaglia.”
Sulla stessa linea l’onorevole Franco Picarone, che ha ricordato come la dialettica tra ministero e Regione Campania sui punti nascita sia sempre stata complessa. “Abbiamo già ottenuto deroghe nel 2019 e nel 2023, con la Regione che ha sempre mantenuto attivi questi servizi assumendosi la responsabilità. Ora è il momento di mobilitarci. Abbiamo le carte in regola per uscire definitivamente dal Piano di Rientro”.
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