Punto nascita di Polla a rischio chiusura: in settimana incontro decisivo con Regione e Asl
| di Pasquale Sorrentino
Si terrà in settimana un incontro sul punto nascita dell’ospedale “Luigi Curto” Polla. Ancora una volta il numero di nati è inferiore al minimo consentito dalla legge e nuovamente rischia la chiusura. Tuttavia con l’intervento della Regione, che deve chiedere la deroga, tale chiusura dovrebbe essere scongiurata, ma occorre essere vigili. Trema invece il punto di nascita di Sapri più a rischio rispetto a Polla. Salvo invece, soprattutto per le difficoltà logistiche, quello di Vallo della Lucania. L’incontro tra sindaci e politici regionali e figure importante dell’Asl si terrà a metà settimana.
A Polla i nati nel 2024 sono stati 366, sul livello di dieci anni fa e con un calo di 57 nati. Il minimo per la legge, per garantire sicurezza a mamma e bebè è di 500. A Sapri sono stati 191 i nuovi nati. Per quanto riguarda Polla, la Regione Campania ha evidenziato come il 40% di utenza del nosocomio dista oltre 60 minuti dall’ospedale di Battipaglia. Inoltre è stato rimarcato come il personale (anche se da poco non c’è più Antonio Squitieri) ha una esperienza decennale.
Sul caso è intervenuto anche l’onorevole Antonio Iannone. ““La Legge Balduzzi dice, però, che è possibile derogare se la deroga viene chiesta dalla Regione che deve impegnarsi a mantenere i servizi per partorire in sicurezza . Già anni fa De Luca ed il PD sono stati smascherati perché non volevano chiedere la deroga e cercavano di far passare il messaggio secondo il quale era il Governo a chiudere il Punto Nascite. Alla fine grazie alla nostra azione verità fu costretto a chiedere la deroga ma rimane nella storia il tentativo e gli insulti rivolti ai sindaci che, ricordiamo, furono anche offesi ed appellati come pellegrini”.
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