Reddito di cittadinanza, Sanza: sì a lavori utili, ecco quali
| di Redazionedi M.V.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vittorio Esposito, sta lavorando alla definizione del progetto di Utilità Sociale nell’ambito dei Puc, ovvero progetti utili alla collettività per i percettori del Reddito di Cittadinanza. Al momento, dagli elenchi ufficiali, sarebbero ben 46 le persone a Sanza beneficiarie del sussidio. Si riducono i margini di “manovra” per i percettori del Reddito di Cittadinanza. Non solo la Guardia di Finanza ha iniziato un’azione capillare di controllo delle condizioni dei percettori, per scovare situazioni anomale, ma ora, con la pubblicazione del decreto del Ministero del Lavoro 22 ottobre 2019, nella Gazzetta Ufficiale dell’8 gennaio 2020, i percettori del reddito di cittadinanza saranno tenuti a svolgere i cosiddetti Puc, ovvero i progetti utili alla collettività, presso il Comune dove risiedono.
Gli aventi diritto dovranno dare la loro disponibilità, per almeno 8 ore settimanali e nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale, a svolgere attività non retribuite in svariati ambiti. Si va dall’assistenza domiciliare alle persone anziane alla manutenzione del verde pubblico. Saranno i Comuni a gestire tali attività socialmente utili, nel momento in cui in un determinato settore si riscontrino delle necessità specifiche. In caso di inosservanza dell’obbligo da parte dei beneficiari si avrà la perdita del sussidio.
Partita quindi la fase 2 del Reddito di cittadinanza, con la specifica che sulla base di quanto disposto nel decreto del Ministero del Lavoro, i progetti da portare a termine saranno strettamente connessi ai bisogni e alle esigenze evidenziati dalle amministrazioni comunali. I lavori verranno svolti in ambito culturale, sociale artistico e anche ambientale, oltre che di tutela dei beni comuni. Durante il periodo di esecuzione delle prestazioni sociali i beneficiari del reddito di cittadinanza dovranno continuare la ricerca di un’attività lavorativa avvalendosi dei Centri per l’impiego. Quando un progetto viene approvato dal Comune si dovranno definire le tempistiche, le risorse da impiegare e le persone da coinvolgere. Il progetto può riguardare una nuova attività oppure un potenziamento di un’opera che è già iniziata.
«Il progetto che stiamo mettendo a punto prevede l’impiego, in diverse mansioni, dei percettori del RdC che saranno affiancati ai diversi settori operativi del Comune, dai servizi sociali alla manutenzione del territorio. Un atto doveroso nel rispetto della Legge, ma anche una necessaria restituzione alla comunità, con attività socialmente utili, di quanto lo Stato spende in favore di persone che oggettivamente vengono sostenute con risorse provenienti dall’imposizione fiscale. In realtà, ci siamo mossi nell’immediatezza dell’emanazione del Decreto dell’8 gennaio, tuttavia ancora non tutti gli aspetti indicati dallo stesso Decreto sono chiari soprattutto agli Uffici del lavoro. Noi comunque siamo pronti e nei prossimi giorni proporremo il nostro progetto per l’approvazione ed il conseguente avvio. La speranza però è che si concretizzi la prima fase del reddito di cittadinanza, ossia la collocazione al lavoro per gli stessi percettori. Su questo credo che il meccanismo immaginato dal Governo presenti alcuni punti ancora inefficaci. Certo non tocca a noi risolvere questo problema. Per quanto ci riguarda invece siamo pronti ad attuare i PUC», ha concluso il sindaco Esposito.
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