Lettera aperta alla comunità cristiana di Centola

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Lettera aperta alla comunità cristiana di Centola

La protesta del diacono Aniello D’Angelo continua anche dopo la pubblicazione del libro "Santa Ipocrisia" con una lettera rivolta alla propria comunità:

SENTO IL DOVERE MORALE DI SCRIVERE QUESTA LETTERA APERTA, ANZITUTTO PER SALVAGUARDARE LA DIGNITA’ DEI MIEI FIGLI, DI MIA MADRE, DELLE MIE SORELLE E DI MIO FRATELLO, OLTRE CHE PER PRECISARE E CHIARIRE A QUANTI NON HANNO COMPRESO O MANIPOLATO LE ULTIME VICENDE CHE HANNO RIGUARDATO LA MIA SCELTA ( MOLTO PROVOCATORIA!) DI ABBANDONARE LA CHIESA CATTOLICA E DI AUTOSOSPENDERMI DAL MINISTERO DIACONALE.
NELLA PREFAZIONE AL MIO LIBRO “SANTA IPOCRISIA…” AVEVO, PREVENTIVAMENTE, INVITATO AD ASTENERSI DAL GIUDIZIO, FRUTTO DI IGNORANZA E DI PRESUNZIONE.
PURTROPPO, SI SA, QUALCHE CATTOLICO BIGOTTO ED IPOCRITA, CREDE, FALSAMENTE, DI SOSTITUIRSI A DIO STESSO ED EMETTE SENTENZE.
TUTTO CIO’ NON MI SPAVENTA, ORA COME NEL PASSATO, MA CREA CONFUSIONE NELLE PERSONE SEMPLICI ED UMILI; LE UNICHE CHE MI HANNO SPINTO A SERVIRE GESU’ CRISTO.
CON QUESTA LETTERA, ANCORA UNA VOLTA, INVITO TALI “PADRETERNI” AD ASTENERSI ANCHE DAL COMMENTARE LE MIE SCELTE. A TALI PERSONE VORREI PORGERE ALCUNE DOMANDE:
– COME MAI NON AVETE FATTO NIENTE PER FAR CONOSCERE IL TESTAMENTO SPIRITUALE CHE DON GIOVANNI CAMMARANO HA LASCIATO ALLA COMUNITA’ DI CENTOLA E CHE E’ STATO TENUTO NASCOSTO, FORSE PER ORDINE DI QUALCHE “ALTO PRELATO”? ( NE HO UNA COPIA.)
– SAPETE CHE LA LETTERA DI DIMISSIONI A DON GIOVANNI FU INVIATA PER POSTA, DAL VESCOVO, DOPO 53 ANNI DI SERVIZIO PASTORALE?

IL MIO LIBRO “SANTA IPOCRISIA” E’ UNA SEMPLICE LETTERA DI AMORE, VERSO LA CHIESA CATTOLICA, CHE HO IMPARATO A CONOSCERE , A CUI HO VOLUTO PARLARE A CUORE APERTO, AVENDONE ANCHE QUALCHE TITOLO PER FARLO.
RIGUARDO ALLA MIA SCELTA DI AUTOSOSPENDERMI DAL MINISTERO DIACONALE, CON CONSEGUENTE REVOCA DELL’IDONEITA’ DALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE, NELLE SCUOLE DELLA DIOCESI DI VALLO DELLA LUCANIA, MI PREME PRECISARE QUANTO SEGUE:
ALLE PERSONE CHE PARLANO, SENZA ESSERE INFORMATE, DICO CHE NON HO MAI AFFISSO ALCUN MANIFESTO CONTRO IL VESCOVO DI VALLO DELLA LUCANIA, PUR CONOSCENDO E RINGRAZIANDO CHI HA VOLUTO SOSTENERE LA MIA PROTESTA, VERSO LA CURIA DIOCESANA LOCALE.
CHE NON HO MAI MENZIONATO IL VESCOVO DI VALLO DELLA LUCANIA, SEMMAI LA CURIA DIOCESANA.
CHE, VOLUTAMENTE, HO EVITATO DI PARLARE DI FATTI PERSONALI E GRAVISSIMI, TRA ME E IL VESCOVO O LA CURIA DIOCESANA DI VALLO DELLA LUCANIA.

SAPEVO BENE CHE IL VESCOVO LOCALE MI AVREBBE REVOCATO L’IDONEITA’ ALL’INSEGNAMENTO ( ED ERA QUELLO CHE VOLEVO), VISTO CHE L’INSENSIBILITA’ DI UNA PARTE DEL CLERO LOCALE, AVEVA PERMESSO CHE IO ARRIVASSI AD INSEGNARE IN SEI SCUOLE DIVERSE, NEL TERRITORIO CHE VA DA ROFRANO A PISCIOTTA, MENTRE FRATELLI SACERDOTI, SENZA FIGLI NE’ PROBLEMI DI NATURA ECONOMICA, SI ALZANO DAL LORO LETTUCCIO, ATTRAVERSANO LA STRADA E VANNO AD INSEGNARE!!!!

OVVIAMENTE, RINGRAZIO PUBBLICAMENTE IL VESCOVO DI VALLO DELLA LUCANIA ED ALCUNI “SANTI SACERDOTI”, PER AVER, DAPPRIMA, COMPRESO LA MIA PERSONALE E DELICATISSIMA SITUAZIONE PERSONALE ( A MOLTI NOTA) E PER ESSERE INTEVENUTI PIU’ VOLTE IN SOCCORSO MATERIALE.
DEPLORO, INVECE, IL LORO ATTEGGIAMENTO PER AVERMI LASCIATO PRECIPITARE IN UNA SITUAZIONE AL LIMITE DELLA SOPRAVVIVENZA, PUR AVENDO PIENA CONOSCENZA DEI PERICOLI E DELLE ESTREME DIFFICOLTA’ CHE MI RIGUARDAVANO ED AVENDO LA POSSIBILITA’ DI RISOLVERLI DEFINITIVAMENTE ( LE LACRIME E LE UMILIAZIONI SUBITE NELLA CURIA DI VALLO DELLA LUCANIA, SONO SCOLPITE NELLA MIA ANIMA.
TALI “ECCELLENZE” SONO GIUNTE, INVECE, A GIUDICARMI, SENZA CONOSCERE LA REALTA’ DEI FATTI. A QUANTI VORRANNO PIU’ ESAURIENTI SPIEGAZIONI, SARO’ LIETO DI DARLE.
A QUANTI SI ARROGANO IL DIRITTO DI GIUDICARE LE MIE AZIONI RECENTI, DICO ANZITUTTO CHE IL GIUDIZIO NON E’ DEGNO DI UN CRISTIANO E CHE DOVREBBERO COMPRENDERE COSA PORTA UNA PERSONA A FARE DELLE SCELTE TANTO ESTREME, CHE DENOTANO CORAGGIO E DESIDERIO DI SMUOVERE ACQUE STAGNANTI.
IL MIO AMORE PER CRISTO LO CONOSCE SOLO CRISTO STESSO, COME IL MIO AMORE SCONFINATO PER LA SUA CHIESA, CHE NON E’ LA CHIESA FATTA DA UOMINI CHE PROCURANO DOLORE AI LORO FRATELLI, DICUI SI FANNO GIUDICI E CARNEFICI.
LA CHIESA DI CRISTO E’ LA MADRE CHE SALVA I SUOI FIGLI, FINO A PROSCIUGARSI LE MAMMELLE DELL’ULTIMA GOCCIA DI SANGUE, CHE PUO’ SALVARE DALLA MISERIA PIU’ ESTREMA!
NON HA SENSO GLORIARSI DEI MATTONI ERETTI IN BRASILE, QUANDO I PROPRI FRATELLI MUOIONO NELLA STESSA NOSTRA CASA!
E’ DISUMANO E NON EVANGELICO MORTIFICARE E GIUDICARE I PROPRI FIGLI SPIRITUALI, SENZA “SPORCARSI LE MANI”PER LAVARE COMPLETAMENTE LE LORO “LEBBRE”!
E’ VERGOGNOSO INVESTIRE IN “ESERCIZI COMMERCIALI SANTIFICATI”, MENTRE AI PROPRI FRATELLI MANCA IL PANE QUOTIDIANO!
PRECISO, ALTRESI’, CHE LA MIA SCELTA E’ AVVENUTA SOLTANTO ORA, PER I SEGUENTI MOTIVI:
ANZITUTTO PER PERMETTERE IL RAGGIUNGIMENTO DELLA MAGGIORE ETA’ DEI DUE FIGLI CHE DIO HA VOLUTO, INDEGNAMENTE, AFFIDARMI.
CON LA SPERANZA CHE QUALCHE CUORE SI MUOVESSE A PIETA’ E COMPRENDESSE LA MIA REALE SITUAZIONE MATERIALE ED INTERVENISSE IN MODO ADEGUATO ( PARLO DI CHI SI FA ARALDO DEL VANGELO ED OSTENTA IL CROCEFISSO COME VESSILLO DI AMORE) FALSO!!!!
A QUANTI VORRANNO COMPRENDERE LA MIA ANIMA, RIMANDO LA LETTURA DEL MIO LIBRO.
ANIELLO D’ANGELO
(DIACONO DI CRISTO)
CENTOLA, PASQUA 2010

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