Resti umani nel cantiere: giallo sul teschio e frammenti ossei rinvenuti in un cantiere

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Resti umani nel cantiere: giallo sul teschio e frammenti ossei rinvenuti in un cantiere

Un giallo avvolge il ritrovamento di un teschio umano e frammenti ossei emersi mercoledì pomeriggio in un cantiere a Montecorvino Rovella. Le circostanze sono inquietanti, e le ipotesi degli investigatori spaziano da una vittima di lupara bianca a un possibile soldato caduto durante la Seconda Guerra Mondiale. Come riporta La Città di Salerno, quest’ultima ipotesi sembra prendere piede, ma la conferma potrà arrivare solo dagli esami forensi già disposti dalla Procura di Salerno.

Il ritrovamento e le indagini

I resti umani sono stati scoperti durante i lavori di scavo per un progetto di allaccio elettrico sotterraneo commissionato dalla Edison e condotti dalla Geko Spa e dalla Citro Costruzioni. Il cantiere si trova in località Incassata, non lontano dal cimitero di Montecorvino Rovella. Durante i lavori, il terreno smosso ha rivelato il teschio e altri frammenti ossei, portando gli operai a interrompere immediatamente le attività e a chiamare i carabinieri.

Gli uomini della stazione di Montecorvino Rovella, guidati dal maresciallo Francesco Grimaldi e sotto la direzione della Compagnia di Battipaglia del capitano Samuele Bileti, hanno prontamente isolato l’area. Anche la polizia municipale è intervenuta a supporto. Il pubblico ministero Marinella Guglielmotti, in servizio al momento del ritrovamento, ha disposto il sequestro dei resti e il loro trasferimento nella sala mortuaria dell’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia.

Ipotesi e sospetti

Le ossa, sottoposte a un primo esame da parte del sovrintendente storico-archeologico del cantiere, sono risultate appartenere a una persona deceduta da decenni, ma non si tratta di reperti di epoca antica. Come evidenzia La Città di Salerno, le condizioni del teschio e dei frammenti ricordano quelle di un soldato tedesco ritrovato anni fa a Giovi, frazione di Salerno. La zona del ritrovamento, infatti, fu teatro della ritirata nazista durante i bombardamenti anglo-americani della Seconda Guerra Mondiale.

Un dettaglio che insospettisce gli investigatori è la posizione superficiale in cui i resti sono stati trovati. Pare che, durante le ritirate, i soldati tedeschi non scavassero fosse profonde per i loro caduti, lasciando talvolta i corpi a pochi centimetri dal terreno. Tuttavia, gli inquirenti non escludono altre piste, tra cui quella di un delitto legato alla criminalità organizzata di anni addietro.

Il ruolo del medico legale

Nelle prossime ore, il medico legale effettuerà un esame esterno approfondito sui resti, che potrebbe fornire dettagli fondamentali per datare con precisione il decesso e chiarire la causa della morte. La Città di Salerno sottolinea come questi accertamenti siano cruciali per dare una svolta al caso e per stabilire se ci si trovi davanti a un caso storico o a un crimine irrisolto.

Conclusioni

Il ritrovamento ha riaperto vecchie ferite e interrogativi, riportando alla memoria storie di guerra e drammi umani legati al passato del territorio. Mentre gli investigatori proseguono il loro lavoro, Montecorvino Rovella rimane in attesa di risposte, con il cantiere fermo e l’area sotto stretta sorveglianza. La speranza è che gli esami forensi possano dissipare le ombre su questo inquietante giallo.

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