Resti umani su spiaggia Paestum: attesa verità dai Ris
| di Luigi MartinoUn enigma si è materializzato sulla costa di Licinella a Capaccio Paestum lo scorso 3 marzo, quando è stato rinvenuto un arto umano, appartenente a un uomo di etnia bianca deceduto non oltre 9 mesi fa. È quanto emerso dall’esame condotto dal medico legale presso l’ospedale di Eboli, su disposizione della Procura della Repubblica di Salerno. I resti ossei, insieme a un calzino e una scarpa ginnica, saranno ora inviati al laboratorio del Ris di Roma per l’estrazione del DNA, nel tentativo di identificare la vittima.
La pista Di Meglio
L’arrovento televisivo del programma “Chi l’ha visto?” su Rai 3, mercoledì scorso, ha gettato ulteriore luce su questo mistero. Andrea Di Meglio, fratello di Giuseppe, un uomo scomparso nove anni fa da Vico Equense, aveva avanzato l’ipotesi che l’arto potesse appartenere al suo parente disperso nel giugno 2015. Tuttavia, il responso dell’esame ha escluso tale possibilità, stabilendo che la morte della persona risale tra giugno e luglio 2023.
Arto simile in Calabria
Questo caso non è unico: solo il giorno dopo, il 4 marzo, un arto simile è stato trovato sulla spiaggia di Santa Maria di Ricadi, a sud del promontorio di Capo Vaticano in Calabria. Anche in questo caso si trattava di un piede sinistro, ancora calzato e incastonato in un calzettone e una scarpa che sembrano corrispondere a quelli trovati sulla costa di Capaccio Paestum.
Le ipotesi
L’incredibile conservazione delle calzature e dei calzettoni ha fatto supporre sin dall’inizio che si potesse trattare di una morte piuttosto recente, con le cause ancora da determinare. Tuttavia, solo il confronto del DNA potrà fornire risposte definitive, qualora vi siano corrispondenze nei database nazionali.
Incroci di dati
La Banca dati nazionale, attiva dal 2017 presso la direzione centrale della Polizia Criminale, ha analizzato il DNA di 200.000 individui e inserito 20.000 profili. Operativa a livello internazionale, permette alle autorità giudiziarie di interrogare e ricevere interrogazioni di profili del DNA da altre banche dati estere.
Questa risorsa è fondamentale anche nella ricerca di persone scomparse e nell’identificazione di cadaveri non identificati. Il mistero dell’arto umano ritrovato sulla spiaggia di Capaccio Paestum sarà presto svelato, quando i resti verranno sottoposti agli esami del DNA nella speranza di far luce su questo oscuro enigma.
©Riproduzione riservata