Rete regionale dei borghi abbandonati della Campania, appuntamento a Roscigno
| di RedazioneTappa a Roscigno per la “Rete Regionale dei Borghi Abbandonati della Campania”. Il progetto di partneriato che vede il Centola, quale Comune capofila dopo le tappe a Conza della Campania e Taurasi si sposta arriva nell’entroterra cilentano. L’appuntamento è per domani sera domenica 4 agosto con inizio alle ore 18.30. LA serata avrà come tema “La storia al servizio della comunità di oggi e di domani sviluppo, economia e turismo delle aree interne“. In apertura è prevista la presentazione del progetto “Rete Regionale dei Borghi Abbandonati della Campania. Il recupero delle identità locali” a cura di Silverio D’Angelo, Vice Sindaco di Centola ed Emilio Buonomo, Architetto.
A seguire i saluti istituzionali coordinati da Bruno Ruotolo Vice Sindaco di Roscigno. Pino Palmieri Sindaco di Roscigno, Carmelo Stanziola Sindaco di Centola (Sa), Antonio Tranfaglia SIndaco di Taurasi (Av), Giuseppe Caso Sindaco di Romagnano al Monte (Sa), Luigi Ciccone sindaco di Conza della Campania (Av), Francesco Di Geronimo Sindaco di Castelnuovo di Conza (Av),Giancarlo De Vito Sindaco di Aquilonia (Av). Nutrito il parterre dei relatori con Michele Albanese Dir. Generale della BCC Monte Pruno di Roscigno, Gabriel Zuchtriegel Dir. Parco Archeologico di Paestum, Bianca Ferrara Università di Napoli Federico II , Michele Strianese Presidente Provincia Salerno, Valentino Grant Eurodeputato, Lucia Vuolo Eurodeputato . A seguire l’inaugurazione della mostra fotografica Càs Carute realizzata dal fotografo Gianni Comunale e poi Visita al Borgo Antico, al Museo della Civiltà Contadina e agli stand della vita rupestre e rurale con la degustazione dei piatti tipici . In chiusura il Musical “1828 La Rivolta del Cilento”della Compagnia Artisti Cilentani .Testi di Alina Di Polito e Simona La Porta, Musiche Angelo Loia e Mauro Navarra. La Rete vede l’adesione di ben 14 Comuni delle Province di Avellino, Benevento e Salerno. Hanno sottoscritto il protocollo i Comuni di Apice (Bn), Aquilonia (Av), Casalbore (AV), Castelnuovo di Conza (SA) Centola (Sa), Cerreto Sannita (Bn), Conza della Campania (Av), Melito Irpino (Av), Montoro (AV), Romagnano al Monte (Sa), Roscigno (Sa), Senerchia (Av), Taurasi (Av) e Tocco Caudio (Bn).
La Rete vuole rappresentare la “messa a sistema” del complessivo patrimonio culturale rappresentato dalle specifiche “storie” dei luoghi coinvolti, dando impulso alla ricerca e alla diffusione di forme di offerta e di gestione di beni e attività culturali in un’ottica di reti e circuiti di fruizione, a garanzia di un’offerta di servizi integrata e unitaria, ma anche diversificata ed ampia. Le attività di promozione della Rete sono realizzate grazie al supporto della Regione Campania. Tra le prime attività della Rete dei Comuni rientra l’organizzazione di una mostra fotografica itinerante, dal nome affascinante “Càs Carùte. Un viaggio nei luoghi e nella memoria.
E’ un percorso che partendo dal progetto della Rete Regionale dei Borghi Abbandonati offre all’autore l’occasione di confrontarsi con le sue origini, di ripercorrere in parte alcuni dei luoghi che aveva frequentato. Qui ha ritrovato i colori e le atmosfere che hanno formato il suo senso estetico, e qui ha “..documentato con cura semplice ed affettuosa architetture e paesaggi… che ci guardano ed aspettano risposte da noi” come ha scritto Roberta Valtorta nella bella introduzione al catalogo della mostra. Gianni Comunale, fotografo e docente di fotografia, di origini Cilentane, ma che vive e lavora a Milano da 30 anni, si è spesso occupato di documentazione del territorio ed ha partecipato all “Archivio dello Spazio” che ha visto impegnati 58 fotografi, dai maestri italiani del paesaggio fino alle giovani generazioni, e ha portato alla produzione di un vasto insieme di fotografie raccolte all’interno del fondo.
Le fotografie offrono una articolata lettura del complesso territorio della provincia di Milano. Il fondo conserva 7.461 stampe fotografiche, di proprietà della Città metropolitana di Milano è depositato presso il Museo di Fotografia Contemporanea.
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