Ridefinizione della rete oncologica campana, Spinelli: «Ulteriore impoverimento»
| di Redazione«Apprendiamo di un ulteriore impoverimento della sanità in questa area della Campania», così inizia l’invettiva del sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli, in merito al decreto regionale n. 58 dello scorso 4 luglio, che stabilisce i presidi medici oncologici attivi. Il primo cittadino continua esprimendo il suo sconcerto in merito alla ridefinizione della rete: «Tale documento certifica oggi i risultati delle scellerate scelte di lasciare in sofferenza l’ospedale di Vallo della Lucania o di chiudere quello di Agropoli». La ridefinizione della R.O.C. tiene conto dei dati relativi al numero di utenti che si sono rivolti agli istituti della nostra regione.
«Tali dati per il nostro territorio sono incoerenti perché non tengono conto delle carenze esistenti nei presidi presenti che certo non hanno consentito ai cittadini di curarsi nella propria area di residenza, ed il risultato non poteva che essere questo. Ovvio che i dati risultino minori rispetto alle reali esigenze, viste le migrazioni di pazienti in strutture maggiormente efficienti quando purtroppo le necessità in questo territorio ci sono eccome».
Spinelli chiude con un accorato appello agli amministratori locali per fare rete contro tale decisione: «È tempo ormai di uscire dal torpore e alzare la testa contro le decisioni che penalizzano il nostro territorio già ferito in ambito sanitario, mi auguro che non accada come per l’ospedale di Agropoli per il quale il solo Comune di Castellabate ha fatto ricorso al Tar per salvaguardare la salute dei cittadini».
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