Rifiuti in Tunisia, avviata indagine della Commissione Ecomafie: «Andremo fino in fondo»
| di Pasquale Sorrentino«Sul traffico di rifiuti Italia Tunisia, la Commissione Ecomafie ha da tempo avviato il suo lavoro d’inchiesta sui 282 container di rifiuti partiti dalla Campania e inviati in Tunisia. Un caso internazionale, complesso, di cui anche il ministro degli Esteri Luigi di Maio si è interessato nel suo ultimo viaggio proprio in Tunisia». Così Stefano Vignaroli presidente della Commissione Ecomafie che ricorda: «La commissione ha svolto un lungo lavoro preparatorio, e ha dato avvio alle audizioni. Le prime audizioni sono state svolte con le procure interessate, ovvero Potenza e
Salerno, che stanno portando avanti le indagini. La prossima audizione sarà con l’ufficio dogane e monopoli di
Salerno. Abbiamo fissato un calendario serrato di audizioni, per andare fino in fondo e comprendere la dinamica e le responsabilità di quanto accaduto. Il nostro lavoro si svolge in sinergia e con l’ausilio della magistratura che deve individuare tutte le responsabilità penali, ove ve ne siano. Da sottolineare come fondamentale sia stato il lavoro dei giornalisti d’inchiesta che hanno portato alla luce questa situazione, che ha suscitato forti proteste da parte della società civile tunisina. La complessità del caso – conclude – ci impone un lavoro attento e approfondito, perché il traffico transnazionale coinvolge diversi sistemi legislativi e di controllo. Da una parte all’altra del Mediterraneo sono attese urgenti risposte ed è necessario muoversi con speditezza».
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