Rifiuti bruciati dietro l’isola ecologica: attivista Wwf «aggredito» dopo le denunce
| di Marianna ValloneIncendio alle spalle dell’isola ecologica di Vibonati. A finire in fumo rifiuti anche pericolosi, poi coperti con del terreno. I fatti sono stati denunciati da un attivista del Wwf: «La scarpata dietro l’isola ecologica in località Santa Lucia di Vibonati – ha detto Paolo Abbate – è da tempo diventata una maxi-discarica a cielo aperto di rifiuti di varia tipologia, anche pericolosi. Pertanto il wwf ha inviato in varie date esposti alle autorità competenti sull’illecito ambientale».
L’incendio si è sviluppato tra il 22 e 23 maggio. Le fiamme hanno minacciato anche la pineta adiacente. E’ stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Policastro che hanno impiegato ben 5 ore, dalle 19,30 a mezzanotte, per domare il fuoco appiccato da ignoti, che poi hanno ricoperto di terra i rifiuti per coprire evidentemente l’illecito. «Siamo in presenza infatti di un reato ambientale – conclude Abbate – previsto dalla legge del 22 maggio 2015 e dall’articolo 256 bis del Testo Unico dell’ Ambiente».
L’attivista, giunto sul posto per scattare alcune foto alla discarica, ha spiegato di essere stato aggredito da cinque persone, chiamate forse con il cellulare. «Considerata la gravità dei fatti, – ha detto in conclusione Abbate – un esposto particolareggiato è stato inviato alla Procura di Lagonegro e per conoscenza ai carabinieri competenti».
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