Rinviato a sabato 14 maggio lo sciopero dei dipendenti Yele

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Rinviato a sabato 14 maggio lo sciopero dei dipendenti Yele

Rinviato per la terza volta lo sciopero dei dipendenti della Yele. Gli operai dovevano incrociare le braccia il prossimo 16 aprile, ma la nota del 30 marzo 2011 della commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero dei servizi pubblici essenziali ha invitato il sindacato fast-ambiente a riformulare la data di proclamazione dello sciopero. Tale provvedimento è stato preso per “mancato rispetto della regola della rarefazione oggettiva”, cioè l’obbligo di osservare “intervalli minimi” tra l’effettuazione di uno sciopero e la proclamazione del successivo al fine di “evitare che, per effetto di scioperi proclamati in successione da soggetti sindacali diversi e che incidono sullo stesso servizio finale o sullo stesso bacino di utenza, sia oggettivamente compromessa la continuità dei servizi pubblici di cui all’articolo 1”. Così il sindacato ha spostato lo sciopero, previsto per il giorno 16 aprile al giorno 14 maggio. Fast-ambiente chiede alla commissione di garanzia di indicare la prima data utile per poter effettuare lo sciopero. Tale richiesta fu effettuata anche la scorsa volta, ma invano.

Ricordiamo che molti stipendi non vengono retribuiti dal febbraio del 2010 e che molti operai hanno famiglie che dipendono economicamente da loro.

Lo sciopero era stato indetto poiché “le problematiche lamentate nella richiesta del Tentativo Preventivo di Conciliazione – riportava la dichiarazione di sciopero a firma di Angelo Morinelli – , in particolare il ritardo nell’erogazione degli stipendi o peggio ancora, la corresponsione dello stesso a macchia dileopardo rispetto al Comune di residenza (a seconda della loro virtuosità nei pagamenti delle fatturealla Yele S.p.A.) del lavoratore e addirittura, in taluni casi la differenza è da cantiere a cantiere puroperanti nello stesso Comune (cosa in palese violazione della Costituzione Italiana, delle Leggi Vigentiin materia di rapporto di lavoro, delle norme del C.C. e quelle inserite nel CCNL), quanto in praticasono tutti dipendenti della medesima azienda, che è ad intero capitale pubblico, con azionista dimaggioranza il CO.RI. SA/4. Tale situazione si trascina da moltissimo tempo, praticamente dalla dondazione della Yele S.p.A.(recitava la dichiarazione di sciopero)”.

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