Agropoli: 25 tonnellate di rifiuti “parcheggiate” da tre anni
| di RedazioneFonte: corrieredelmezzogiorno
Un ciclista che di domenica mattina percorre la strada provinciale 45 si ferma e sbotta «Che disastro». In effetti, l’area in questione, comunemente chiamata «discarica di Agropoli» a ridosso della variante alla statale 18 non è proprio una cartolina dal verde del Cilento. Di verde c’è solo un telone che da tre anni nasconde oltre ventimila metri cubi di rifiuti. È l’immondizia «consortile» vale a dire dei comuni del Corisa4, lì trasportata quando timbri, carte e autorizzazioni scivolavano sulla parola emergenza. Fino a un anno fa circa sul cancello d’ingresso c’era un cartello che diceva «Sito di stoccaggio provvisorio realizzato ai sensi dell’ordinanza del commissario di governo per l’emergenza rifiuti in Campania».
Era l’ordinanza n. 301 del 10/8/2006. Quei rifiuti indifferenziati furono prima triturati e poi imballati. Nel 2007 il Corisa4, allora guidato da Erminio Signorelli, chiede alla struttura commissariale il trasferimento di quelle balle. Dovevano essere depositate in discarica. Ma si disse anche che dovevano essere caricate sui treni verso la Germania. Nel 2008 Signorelli dichiara: «Quei rifiuti, a breve, dovrebbero essere conferiti nella discarica di Savignano Irpino». Lettera morta. Un sollecito fu fatto nel gennaio del 2008 anche da parte del sindaco di Castellabate Costabile Maurano che chiese lo «svuotamento del sito di stoccaggio provvisorio di Agropoli-Prignano Cilento conferendo le balle stoccate a Serre». Niente da fare. Le balle in tre anni non si sono mosse di un centimetro. Stanno marcendo lì dove sono state parcheggiate. E così quello che insomma doveva essere un sito di stoccaggio provvisorio visto il passare delle stagioni pare sia diventato permanente. Quella montagna di spazzatura oramai mummificata coperta dal telone verde prato corrisponde a 25 tonnellate di rifiuti.
Che fine faranno? Non si sa. Andranno in discarica? Quale? Quando? Quel ciclista durante la sua sosta nei pressi della «discarica di Agropoli» non avrà visto però solo quella gigantesca collinetta mimetizzata con il verde della campagna. Poco più in là c’è un’altra collinetta su cui vegetano ciuffi di erba. In quell’area un paio di anni fa c’era un gigantesco cumulo di rifiuti coperto anch’esso da un telo verde che un bel giorno il vento scoperchiò. Era il 27 novembre 2008 quando a seguito del maltempo, il telo divelto, fece intravedere l’immondizia accumulata. A gestire quell’area era il comune di Agropoli. Il sindaco Franco Alfieri, fece sapere che il sito non era in uso e che si stava provvedendo a ripristinare il telone. Cosa è accaduto in due anni? Quel sito è stato svuotato o no? Sempre nella stessa «cartolina» oggi come due anni fa c’è anche un invaso.
Una vasca che oggi si presenta ricoperta da un telone nero tenuto fermo da oggetti che a prima vista sembrano pneumatici. Che destino abbia questa area macchiata dallo stigma della discarica oramai da decenni non si sa. E pensare che il sito di località Gorgo già nel 2003 era stato inserito dalla Regione Campania nel Piano Regionale di bonifica dei Siti Inquinati. Importo previsto: 1.500.000 euro. Progetto portato a termine? Pare di no. Quel che di certo c’è è che circa un anno fa in consiglio comunale ad Agropoli si decise che chi abitava in prossimità del sito di stoccaggio di Gorgo avesse diritto ad una riduzione del 60% del pagamento della tarsu. Una carezza dopo una pugnalata.
Stefania Marino
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