La Provincia di Salerno disattende gli impegni con la Fondazione MIdA
| di Maria Antonia CoppolaRiceviamo e pubblichiamo integralmente il seguente comunicato stampa:
“E’ la prova del disinteresse a premiare il merito, dell’inconsistenza degli impegni assunti. E’ purtroppo la solita storia…”
La Provincia di Salerno, socio fondatore di MidA – il complesso naturalistico e museale che gestisce tra l’altro le Grotte dell’Angelo a Pertosa – ha ritenuto di deviare altrove il finanziamento di 50mila euro che costituiva l’impegno di spesa a cui è chiamata nella sua qualità di socio fondatore (assieme alla Regione Campania e ai comuni di Auletta e di Pertosa) della Fondazione.
Sarebbe stato il primo contributo a sostegno delle attività istituzionali di cui la Fondazione avrebbe goduto dal giorno della sua costituzione. Averlo disatteso conferma il disinteresse che la Provincia di Salerno ha sempre mostrato verso MIdA e fa riflettere sui propositi di premiare il merito e la buona pratica amministrativa.
E’ bene ricordare che la Fondazione MIdA (Musei Integrati dell’Ambiente), dal momento della presa in carico della gestione delle Grotte dell’Angelo, ha ottenuto performance di assoluto rilievo che nel panorama regionale la pongono in testa per la qualità e la quantità degli obiettivi raggiunti alle diverse e numerose strutture a partecipazione pubblica.
I ricavi, fermi nel 2007 a 358mila euro, sono aumentati nel 2008 del 60,71% raggiungendo la cifra di 575mila euro, e di un ulteriore +27,39% nel 2009 con 733mila euro.
Nel corso di questi pochi anni di gestione si è provveduto a un ampliamento e a una riqualificazione dell’offerta, con conseguente rimodulazione della comunicazione al fine di intercettare una domanda di turismo più qualificata e orientata a maggiori consumi, capace cioè di essere meno condizionata dall’andamento congiunturale degli scenari di spesa. I risultati conseguiti dimostrano proprio la bontà dell’intuizione manageriale, con l’innalzamento del valore medio di acquisto a fronte della stabilizzazione dei prezzi oramai fermi dal 2004. La Fondazione MIdA ha incrementato i ricavi medi pro capite portandoli da 8,01 (anno 2006) agli attuali 10,53.
MIdA è anche l’unica fondazione nel panorama meridionale che finanzia autonomamente la ricerca pura e applicata, garantendo senza alcun aiuto pubblico borse di studio e di ricerca, stage formativi e attività di divulgazione attraverso l’Osservatorio permanente sul dopo sisma.
“Finora – dichiara Franco D’Orilia, presidente della Fondazione – le istituzioni pubbliche, meglio sarebbe dire la sola Regione Campania – hanno sostenuto, ma unicamente nell’anno 2009, le attività con un contributo che ha un’incidenza pari al 16,23% del bilancio consolidato. E già questa percentuale collocherebbe la Fondazione MIdA – se solo paragonassimo i contributi da noi ricevuti ai tanti finanziamenti che coprono bilanci pluri-milionari di decine di enti e fondazioni totalmente assistiti – in vetta alla classifica dei soggetti più virtuosi.
Adesso notiamo – aggiunge D’Orilia – che anche quel pochissimo garantito non ci sarà. La defezione della Provincia di Salerno è la prova del disinteresse a premiare il merito, dell’assoluta inconsistenza degli impegni assunti, della totale mancanza di rispetto verso i risultati conseguiti. Presumiamo che questa scelta sia il primo passo verso la fuoriuscita dell’ente provinciale dall’assetto societario. Se così fosse prenderemmo serenamente atto e proseguiremmo nel cammino verso l’ autosufficienza economica e finanziaria. Negli ultimi mesi abbiamo investito tanto nella difesa dell’ambiente e nella tutela della sicurezza, con l’implementazione dell’impianto illuminotecnico, la realizzazione di piste audio e l’abbattimento di ogni barriera architettonica. Siamo in grado di ampliare ulteriormente la gamma dell’offerta formativa e di puro spettacolo, arricchendo le diverse sedi museali, intensificando ancora di più la capacità di promozione del territorio e di apertura a nuovi partners. Il 2011 sarà un anno ricco di soddisfazioni e consegnerà all’opinione pubblica un modello di sviluppo culturale virtuoso ed espansivo”.
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