Ritratto di Sinisa Mihajlovic del pittore cilentano Alfonso Mangone donato alla sua famiglia
| di RedazioneIl giornalista turco Dundar Kesapli, consigliere dell’Ussi Roma ha deciso di donare alla famiglia di Sinisa Mihajlovic il quadro ricevuto in occasione del Premio “Andrea Fortunato” organizzato dalla Fondazione Polito. Il dipinto, realizzato dal Maestro Fernando Mangone raffigurante l’ex calciatore, è stato conferito a Dusan Mihajlovic figlio del campione prematuramente scomparso.
«Per me, come artista, dipingere Sinisa è stato un grande onore. Mihajlovic ha affrontato la vita sempre a testa alta, senza paura, sin da quando era bambino. Questo terribile avversario voleva sconfiggerlo, come ha sempre fatto nella vita e per un attimo un po’ tutti ci eravamo illusi che ci fosse riuscito. Sinisa rappresenta l’unico caso in cui un paziente dava forza ai dottori, nonostante la situazione fosse disperata. È un esempio di coraggio, sul campo e nella vita», racconta il pittore Fernando Mangone.
Mihajlovic rientra nella serie dei grandi miti del calcio, eroi contemporanei rivisitati attraverso lo sguardo di Mangone. «Provo un’emozione unica nel dar vita a questi quadri per questi grandi della storia del calcio. Le opere sono state realizzate con colori fluorescenti e fosforescenti. La loro vita è un’opera d’arte che li ha resi delle icone indiscusse», continua Mangone.
«Mi onora pensare che il ritratto appartenga ora alla famiglia. È stata una forte emozione per me dipingere il volto di un uomo vero, genuino, spigoloso, anche controverso, mai accondiscendente, con un grande senso dell’onore, della famiglia e dell’amicizia. Perché dobbiamo avere una data di scadenza per renderci conto del bene immenso che ci regala la vita? – afferma Mangone – Non è giusto rendersi conto di ciò che abbiamo intorno e apprezzarlo solo quando lo stiamo per perdere, che siano cose e persone. Impariamo a farlo ogni giorno, ad amare tutto ciò che accade, ad aiutare chi ne ha bisogno senza aspettarsi nulla, donare amore! Semplicità. La vita è bellezza e bisogna coglierla. Quando viaggio osservo, guardo le città, ne assorbo le immagini, mi lascio invadere e tutto questo rivive al MAM di Buccino oggi, dove l’archetipo, il segno del mito e la realtà contemporanea si incrociano. L’arte è libertà. Attraverso l’arte un artista ha il dovere di lanciare un messaggio di umanità».
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