Rizzico, al peggio non c’è mai fine: ‘congelato’ l’appalto. Lavori fermi al palo, c’è la diffida

I lavori per il ripristino e completamento della variante lungo la ex Statale 447 di Palinuro, nel tratto che collega Pisciotta e Ascea, sono urgenti e necessitano di una soluzione immediata. La società RTI, seconda classificata nell’ordine di gara, ha inviato una diffida ai tecnici della Provincia per accelerare la procedura che sembrava inattiva. La RTI ha richiamato l’attenzione dei tecnici affinché scorrano la graduatoria considerando che il Raggruppamento che si era classificato per primo non ha più i requisiti richiesti. Dopo la convocazione della capomandataria, rimangono ancora incompleti alcuni documenti necessari per procedere all’affidamento per i lavori di messa in sicurezza dell’annosa frana di Rizzico. Si è già parlato della possibilità di rivolgersi all’Autorità Anticorruzione se non ci sarà un intervento tempestivo.

Il forfait dovrebbe essere confermato e l’appalto potrà essere affidato alla cordata composta da Comes, Unyon consorzio stabile Scarl, la Egel Srl e la Di Maio geometra Francesco Srl, risultate le prime non “anomale”. Le società interessate a intervenire sono intenzionate a mettersi all’opera quanto prima i tempi tecnici lo consentiranno.

La frana di Rizzico ha creato problemi per ben 38 anni. La procedura di gara doveva partire entro la metà del 2019, con l’avvio dei lavori entro la fine dell’anno. Nuovi intoppi hanno portato a uno stallo di diversi mesi, anche a causa dell’emergenza Covid-19. Il progetto prevede il passaggio della nuova arteria nel vallone Fiumicello, bypassando l’intero tratto in frana, sfruttando tutti i piloni esistenti del lavoro rimasto incompleto, tranne gli ultimi due, con il rientro sulla ex Statale 447 prima del bivio della Suerte, con una galleria di 100 metri, anziché di 400 metri. I lavori sono finanziati con i fondi del “Patto per il Sud”. Gli uffici di Palazzo Sant’Agostino chiedono un intervento veloce per risolvere questa precaria situazione.