Roccadaspide, discarica abusiva sequestrata: scoperti anche abusi edili
| di RedazioneUn’operazione condotta dalla Polizia Municipale di Roccadaspide ha portato alla scoperta di un significativo abbandono di rifiuti in un’ampia area rurale situata in località Olivella. Il terreno, di proprietà privata, era stato trasformato in una discarica a cielo aperto, dove sono stati rinvenuti scarti di ogni genere: rifiuti edilizi, materiali ferrosi, plastica e residui inerti.
Oltre all’abbandono indiscriminato dei rifiuti, è emersa un’ulteriore irregolarità: nella zona sono stati individuati manufatti realizzati abusivamente, in palese violazione delle leggi urbanistiche ed edilizie.
Una discarica non autorizzata attiva da tempo
Gli agenti, nel corso dei controlli, hanno appurato che i rifiuti erano stati depositati in più momenti, segno che il sito veniva utilizzato regolarmente per lo smaltimento illecito. Tale pratica, oltre a costituire una grave violazione della normativa ambientale, rappresenta un pericolo per l’ecosistema locale. In un contesto rurale come quello di Olivella, infatti, i danni potrebbero estendersi al suolo e alle falde acquifere, compromettendo la sicurezza e la salubrità dell’intera area.
Sequestro dell’area e indagini in corso
Dopo aver valutato la gravità della situazione, la Polizia Municipale ha proceduto al sequestro immediato del terreno, interdicendone l’accesso per prevenire ulteriori danni. Contestualmente, la Procura della Repubblica ha avviato un’indagine per individuare i responsabili del reato.
Il proprietario del terreno, un residente di Roccadaspide, è attualmente il principale indiziato e risulta già deferito alla Procura. Le autorità stanno ora approfondendo il caso per accertare eventuali altre responsabilità.
Conseguenze legali per danno ambientale e abusi edilizi
Oltre alle pesanti implicazioni legate all’abbandono dei rifiuti, il proprietario del fondo dovrà rispondere anche delle violazioni relative alla costruzione dei manufatti abusivi, un reato che potrebbe aggravare ulteriormente la sua posizione. Le sanzioni previste per questo tipo di illeciti comprendono sia multe salate sia possibili misure restrittive.
In attesa di sviluppi
Le indagini proseguono sotto il coordinamento della Procura, che sta valutando i dettagli della vicenda per adottare i provvedimenti necessari. Nel frattempo, la comunità locale attende che vengano ripristinate la legalità e la tutela ambientale, affinché simili episodi non si ripetano.
Foto d’archivio
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