Dibattito su Banca del Sud e Bcc, in gioco lo sviluppo del Cilento
| di RedazioneLa Banca del Sud potrebbe essere di utilità allo sviluppo del Cilento. E’ questo l’assunto emerso dal convegno "Banca del Sud e Bcc: prospettive di sviluppo per il territorio cilentano" svoltosi giovedì sera a Roccadaspide. "Ma necessita – ha sottolineato Antonio Marino, direttore della Bcc di Aquara – che da opportunità si materializzi concretamente e che non venga calata dall’alto senza tenere conto di quelle che sono le vere esigenze di quanti operano sul territorio. Occorre scuotere la coscienza di tutti i soggetti interessati, rispetto alle istanze provenienti dalla cittadinanza. Altrimenti non sarà la Banca del Sud o altri a poter determinare gli scenari favorevoli ad una ottimizzazione delle attività care alla gente che vuole impegnarsi effettivamente per un futuro ed una qualità della vita migliori". Agostino Gallozzi, presidente di Confindustria Salerno, valicando ogni eventuale contrapposizione ha fatto appello al sistema bancario: "Chiediamo attenzione per chi fa impresa e si vede costretto a fronteggiare una crisi di mercato strutturale più che legata alle dinamiche delle singole attività. Ogni imprenditore vorrebbe il meglio per la sua azienda e per chi in essa è impiegato, non sempre il traguardo viene raggiunto per demeriti di entrambe le parti. Così invitiamo chiunque a valutare che si tratta di storie di uomini oltre che di percorsi aziendali considerati avulsi dalle comunità". Politica dell’ascolto che ha trovato concordi Michele Albanese (direttore Bcc di Monte Pruno di Roscigno e Laurino), Antonello Aumenta (direttore Bcc di Sassano), Ciro Solimene (direttore Bcc Cilento) e lo stesso Antonio Marino. In pratica il sistema territoriale delle Bcc già offre il sostegno necessario allo sviluppo previsto dalla Banca del Sud i cui elementi che ne ispirano la costituzione sono stati illustrati da Aurelio Tommasetti, direttore del Dipartimento Studi e Ricerche aziendali della Facoltà di Economia presso l’Università di Salerno. Girolamo Auricchio, sindaco di Roccadaspide, ha testimoniato le difficoltà che chi intende fare impresa a sud di Salerno affronta a causa di problematiche legate a minori risorse in ogni ambito. Argomentazioni ribadite dal Maurizio Caronna, sindaco di Felitto e presidente dell’Unione dei Comuni del Calore, dalla commercialista Maria Rosaria Palumbo, dall’amministratore di "Agri Oil" Gabriele Quaglia e da Fernando Morra, amministratore della cooperativa "Il Marrone". Nel concludere i lavori Antonio Ilardi, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Salerno, ha indicato nel confronto continuo la ricetta per evitare che "idee di impresa valide possano naufragare con nuocimento oltre che per l’imprenditore anche per le comunità locali".
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