Roccagloriosa, incontro con l’autore Raffaele Alliegro: «Vi presento il ‘Segreto di Bruto’»

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Roccagloriosa, incontro con l’autore Raffaele Alliegro: «Vi presento il ‘Segreto di Bruto’»

Piazzetta Santo Spirito ha ospitato l’Incontro con l’autore Raffaele Alliegro, nell’appuntamento che apre la Settimana Letteraria, la rassegna culturale giunta alla ottava edizione, organizzata da Effetto Donna, che porta la cultura, l’arte e la musica nelle strade e nelle piazze del borgo di Roccagloriosa. Tanti gli autori che negli anni hanno raccontato le loro storie e i personaggi dei loro romanzi nell’ambito dell’Incontro con l’Autore: Valeria Parrella, Antonella Cilento, Maria Attanasio, Elvira Seminara, Viola di Grado, Fernanda Flamini, Patrizia Rinaldi, e tanti gli scrittori ospitati in altre occasioni, tra i quali anche Maurizio De Giovanni, Giorgio Lupo e Antonello Cresti.

E decine anche i protagonisti dei loro libri, frutto delle loro fantasie, da Clelia del libro Lettera di Dimissioni della Parrella all’eccentrica Eleonora dell’Atlante degli abiti dismessi della Seminara. Donne e uomini che provengono da secoli e luoghi diversi, appartengono a strati sociali differenti, hanno vicende che si snodano lungo la narrazione completamente dissimili, sono fisicamente e caratterialmente sono molto lontani uno dall’altra. Nessuno degli autori ospitati aveva raccontato una storia che arrivava dall’antica Roma.  

Raffaele Alliegro, giornalista e scrittore, caporedattore del Messaggero, ha raccontato la storia di Lucio Giunio Bruto, tra finzione e realtà. Bruto non è il Bruto più noto dell’antica Roma, uno dei cesaricidi, ma un suo antenato di 5 secoli precedente. E’ il periodo di transizione dalla monarchia alla repubblica. Un uomo che si finse stupido per sopravvivere alla collera di Tarquinio il Superbo. Fece esiliare il monarca tiranno, fondò la Repubblica, fu il primo console di Roma nel 509 a.C. Fu lui, nipote adottato del Superbo, da tutti creduto uno sciocco, a tessere la tela della rivolta democratica, che scoppiò devastante dopo lo stupro da parte di uno dei figli del re di Lucrezia, suicida per onore.

E’ racconto affascinante tra finzione e realtà che offre curiosità, in cui i miti fanno da sfondo: la Pizia, i libri sibillini. Non è un libro di storia ma un romanzo con un’impalcatura storica forte e con un aspetto anche legato alla storia esoterica di Roma. Per documentarsi ha letto decine e decine di libri, Alliegro, fino a che non hai scoperto che tutti gli autori moderni si rifacevano sempre a tre grandi autori classici: Tito Livio, Dionigi di Alicarnasso e Plutarco. «Nelle loro opere ho trovato tutto quello che mi serviva», ha raccontato lo scrittore, originario del Cilento ma da anni residente a Tivoli. Per Edizioni Spartaco ha anche pubblicato Il destino cambia in tre attimi. Piccole storie di grandi ribellioni , scritto a quattro mani con Marco Fimiani.

Al termine dell’Incontro, accompagnato dagli intermezzi musicali di Marco Petraglia al flauto Traverso, sono state apposte le maioliche del concorso “Mangia, bevi e Scrivi”. La rassegna continua oggi alle ore 18.30, in piazza San Nicola di Bari a Roccagloriosa, con la cerimonia di premiazione del Concorso Letterario Roccagloriosa VIII edizione, Premio Speciale “Antonio Caruso” e Premio Speciale “Armilla di Roccagloriosa”. La serata sarà allietata dalla Compagnia degli Artisti Cilentani, diretti dal maestro Mauro Navarra.

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