RUMOR, esperienze artistiche legate al rumore con diverse modalità
| di Federico Martino La parola latina rumor indica, nella comunicazione pubblica prevalentemente economica ma anche politica e culturale, una notizia, presumibilmente vera, che circola senza però essere stata confermata o resa evidente. Equivalenti italiani del termine possono essere le parole indiscrezione o pettegolezzo_ Wikipedia
Noi invece proprio al rumore, al suono, vogliamo riferirci, qui nel luogo del silenzio, nel sito della sua mancanza quasi assoluta.
E’ questa la prima cosa di cui si accorge con meraviglia il “viaggiatore” : questo è il luogo dell’assenza del rumore, finalmente.
Si, finalmente, da soggetti passivi del disturbo metropolitano, possiamo divenire soggetti attivi che tendono l’orecchio a frugare nel sibilo del vento, nelle voci lontane, nei passi tra i vicoli.
Dal rumore al suono, dal sentire all’ascoltare e oltre ancora.
E via allora alla vibrazione, allo scricchiolio, alla nota gridata dalle finestre verso la vallata intera, ai pixel impazziti, al colore fatto suono, alla musica, ai 4’33’’, e via allora.
E’ il tempo della riflessione
E’ il tempo della percezione del minimo
Il silenzio come attesa del suono
programma:
19 luglio h 19.00
opening + performance di gianluca codeghini e lasantabarbara
9/10/11 luglio h 19.00-20.00
interventi- 1,2 e 3
con il contributo di Spazio Labò
30/31 luglio e 1 agosto h 19.00-20.00
interventi- 4,5 e 6
13/14/15 agosto h 19.00-20.00
interventi- 7,8 e 9
18 settembre h 19.00
finissage
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