Rofrano, polemica su gestione acqua pubblica. Minoranza: «Menzogne, mezze verità e insulti»
| di Marco SantangeloIl gruppo di minoranza consiliare del Comune di Rofrano attraverso un comunicato stampa cerca di fare chiarezza sulla gestione del servizio idrico contesto tra la gestione comunale e la Consac. Lo scorso 29 dicembre durante la conferenza dei servizi tenutasi a Vallo della Lucania la recente sentenza emessa dal tribunale amministrativo di Salerno ha confermato il trasferimento del servizio idrico integrato comunale a Consac spa.
La vicenda Dopo che il Tar della Campania lo scorso aprile ha analizzato il caso e riconosciuto al Comune cilentano la possibilità di una gestione autonoma, il commissario straordinario dell’Autorità Ambito Sele ha fatto appello al Consiglio di Stato per l’annullamento dell’atto che deliberava il servizio idrico integrato al Comune e non alla Consac. Da quel momento ha preso piede la ‘battaglia legale’, il sindaco Nicola Cammarano aveva infatti fatto ricorso al Tar di Salerno e affidato il caso all’avvocato Nicola Senatore. Il ricorso della soppressa Autorità Ambito Sele è stato così respinto dai giudici della quinta sezione del Consiglio di Stato ed è stato confermato per assenza di ‘periculum in mora’ (una delle due condizioni che deve necessariamente essere affermata nei ricorsi finalizzati all’ottenimento di un provvedimento cautelare di tipo reale, affinché venga concesso il provvedimento richiesto), il provvedimento cautelare emesso dal Tar Campania, sezione di Salerno, acconsentendo al Comune di Rofrano di proseguire l’esercizio autonomo del servizio idrico nell’ambito del proprio territorio. Ma a quanto pare, sembra che le cose non siano andate nel verso giusto.
la risposta della minoranza «L’acqua è simbolo dell’attaccamento che i rofranesi nutrono nei confronti del proprio territorio – si legge nella missiva della minoranza – e richiama i più nobili valori di civiltà e democrazia, vivi all’interno della comunità. La minoranza si scaglia così contro l’amministrazione comunale «ancora intenta a sostenere menzogne – scrivono – e mezze verità, ad insultare con odiosa arroganza liberi cittadini, a promuovere il solito gioco a perdere: lo ‘scarica barile, con capro espiatorio’ a cui, orami, non abbocca più nessuno». Durante la riunione dello scorso 12 novembre il sindaco Nicola Cammarano aveva comunicato la convocazione di una conferenza dei servizi prevista per il 17 novembre, proponendo di essere autorizzato a non partecipare e in questa situazione pare che soltanto la maggioranza, con il voto contrario della minoranza, si fosse espressa a favore. «Così – spiega la minoranza – per scelta deliberata e non connessa a fantomatici problemi di viabilità, nessun rappresentante del Comune di Rofrano rispondeva al convocazione del 1 dicembre e del 29 dicembre. In particolare – continua – la mancata partecipazione a quest’ultimo appuntamento ha determinato l’impossibilità di far opportunamente valere, senza ricorrere ad una dispendiosa ed incerta battaglia legale, le ragioni del Comune e di innovare le favorevoli innovazioni normative approvate dalla legge Finanziaria 2015». Con la delibera assemblare del 15 marzo 2011, l’Ato deliberava l’affidamento a Consac spa della gestione del servizio idrico integrato nell’ambito dei Comuni del Parco del Cilento, il Comune di Rofrano, in quell’anno guidato dall’amministrazione Viterale, ha votato favorevolmente in modo da riproporsi per la gestione autonoma del servizio idrico, nello stesso tempo avevano agito ugualmente anche i Comuni di Buonabitacolo, Novi Velia, Senza e Laurino.
La minoranza attacca «Il sindaco Cammarano e la sua amministrazione – scrive la minoranza – hanno sconfessato il nostro lavoro ottenendo risultati disastrosi. Sono stati sordi a qualsiasi nostro suggerimento per poi millantare, solo pochi mesi fa, un’immaginaria risoluzione del problema». Adesso la minoranza punta a promuovere una discussione trasparente sulla problematica coinvolgendo attivamente tutti i cittadini e cercare assieme ltutte e possibili soluzioni al fine di garantire gli interessi e le prerogative di Rofrano.
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