Rudy Zerbi fa infuriare i cittadini di Teggiano: «Cono? Che nome strano». Scoppia la polemica
| di Pasquale SorrentinoRudy Zerbi contro San Cono. Una sfida forse blasfema e forse impari. Una sfida tra un moderno speaker e un antico santo. Il primo ha la forza dei microfoni di una delle emittente private più “forti” d’Italia, Radio deejay, il secondo quello di migliaia di fedeli da questa parte dell’oceano e da quell’altra. Tutto ha avuto inizio con delle battute, sulla cui qualità ognuno può esprimersi, di Zerbi sui nomi “strani”. Una volta venuto a conoscenza dell’esistenza del nome Cono, il rosso pelo di Zerby si è ingrifato e ha cominciato a snocciolare battute sentite più volte dai Coni d’Italia. Che sono poi, soprattutto e quasi solamente, residenti a Teggiano, la terra di San Cono. Poi lo speaker ha cominciato a ‘sfottere’, anche San Cono, e la situazione è precipitata, soprattutto tra i fedeli o semplicemente tra i residenti di Teggiano, pure quelli che non hanno mai pregato San Cono ma si sono sentiti feriti nell’orgoglio.
Pioggia di proteste, insulti, contro accuse dallo Zerbi radiofonico. Fino a quando il consigliere comunale, Conantonio d’Elia, Cono di nome, residente all’ombra dell’obelisco dedicato al santo nel centro storico del paese, ha invitato ufficialmente Zerbi a Teggiano. L’ottimo speaker vista l’ondata provocata dai fedeli e considerato anche il possibile astio del santo nei suoi confronti è tornato sull’argomento, dicendo che era una chiacchierata scherzosa, e pur se qualcuno ha parlato di scuse, questo termine mai è uscito dalle sue labbra.
La toppa – laddove volesse essere messa – non si è concretizzata, ma l’invito è stato accettato. Andrà davvero Zerbi a Teggiano? Magari per l’inaugurazione dell’obelisco ristrutturato? Sarebbe un lieto fine di una scivolata radiofonica, un redimersi dai peccati della battuta a tutti i costi.
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