Saccheggiavano le aziende del Salernitano: presi in 9 grazie a Facebook
| di Redazionedi Pasquale Sorrentino
Questa mattina, nei comuni di Napoli, Arzano, Carinola, Villa Literno e Foggia, i carabinieri della compagnia di Battipaglia, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare personale emessa dell’ufficio gip del tribunale di Salerno, su richiesta della locale procura della Repubblica, nei confronti di 9 soggetti (di cui 6 ordinanze di custodia in carcere e 3 divieti di dimora nella provincia di Salerno), tutti di nazionalità rumena e gravati da precedenti specifici, ritenuti responsabili, a vario titolo, di «concorso furto pluri-aggravato e tentato furto aggravato in concorso», commessi, nel periodo dal febbraio al novembre del 2018, in danno di diverse aziende della provincia di Salerno e zone limitrofe.
Tre soggetti destinatari di provvedimenti, tre attualmente reperibili, risultano già ricercati per l’esecuzione di altri provvedimenti emessi a loro carico per reati di analogo tenore, mentre un altro indagato, allo stato irreperibile, dimorerebbe in un’altra città europea.
I provvedimenti sono stati emessi all’esito di un’indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Salerno avente ad oggetto una serie di furti e tentati furti, circa 25, perpetrati, nel corso dell’anno 2018, ai danni di aziende collocate nella zona industriale di Battipaglia, Montecorvino Pugliano, Pontecagnano Faiano e Tito di Potenza, ad opera di un gruppo di soggetti di nazionalità rumena che erano soliti agire di notte e a viso scoperto, non curanti dei sistemi di videosorveglianza e di allarme, presenti nelle aziende colpite.
L’attività di indagine stata svolta attraverso l’analisi di una notevole mole di tabulati di traffico telefonico, lo studio delle immagini acquisite dei sistemi di videosorveglianza delle aziende colpite e dagli impianti di videosorveglianza pubblica, l’acquisizione di immagini di documentazione relativa ai transiti autostradali dei veicoli utilizzati per perpetrare i furti, E la loro comparazione con le informazioni le immagini, ricavabili dei profili personali degli indagati presenti sui noti social network come Facebook.
L’esito complessivo delle investigazioni, confluito nell’odierna ordinanza del gip, ha permesso di cristallizzare una forte piattaforma indiziaria a carico degli indagati ritenuti responsabili di ben 13 furti consumati e 9 furti tentati, per un danno complessivo di oltre 250 mila euro denunciato dai titolari delle aziende colpite, danni che in alcuni casi non erano coperti da assicurazione.
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