Sacco, il Rifugio Motola fa la storia e porta la Campania tra le stelle
| di RedazionePrimo sito della regione ad essere certificato come destinazione d’eccellenza per l’Astroturismo
Sabato, 27 luglio dalle ore 18,30, incontro con le istituzioni, i responsabili della gestione del Rifugio Motola e Astronomitaly, con aperitivo “sotto le stelle” e attività di osservazione del cielo stellato. Sarà assicurato un servizio bus navetta dal centro di Sacco al Rifugio.
Il Rifugio Motola, situato nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è stato ufficialmente certificato come uno dei “Cieli più Belli d’Italia” diventando così il primo luogo nella storia della Campania ad ottenere un riconoscimento d’eccellenza per l’Astroturismo. La certificazione premia la straordinaria qualità del cielo notturno del rifugio, quasi completamente privo di inquinamento luminoso e di luci artificiali, che offre la possibilità di osservare la Via Lattea e le stelle in tutto il loro splendore. Queste caratteristiche, unite alla possibilità di soggiornare, sono ottimali per il Turismo Astronomico, un tipo di turismo sostenibile basato sul piacere di viaggiare per osservare il firmamento nei rarissimi luoghi in cui questo è ancora possibile. Situato a 1043 metri sul Monte Motola e con visuale ampia e libera all’orizzonte (in particolare quello Nord-Ovest), il Rifugio gode di una posizione particolarmente privilegiata tanto da permettere agli ospiti di vedere il mar Tirreno sulla costa cilentana tra Agropoli e Battipaglia, fino alle lontane vette dei Monti Lattari sulla costiera amalfitana.
In giornate limpide, è addirittura possibile ammirare la sagoma maestosa del Vesuvio all’orizzonte, uno spettacolo fotografato proprio durante i sopralluoghi capitanati da Fabrizio Marra fondatore di Astronomitaly.
Il buio e la vista mozzafiato, rendono dunque il Rifugio Motola una destinazione imperdibile per gli amanti della natura e degli astri, perfetta per l’osservazione astronomica al telescopio ma anche per l’Astrofografia ovvero l’arte di fotografare le stelle.
«Il Rifugio Motola -ribadisce con soddisfazione Marianna Iannone, Presidente della cooperativa ArcheoArt che gestisce il rifugio – è stato progettato e viene gestito per avere un impatto minimo sull’ambiente, utilizzando energie rinnovabili (eolico e solare) e promuove pratiche di turismo responsabile con tante attività a contatto con la Natura, alcune molto particolari come il Bagno di Bosco nella faggeta e la mungitura delle caprette. Gli ospiti possono soggiornare in camere accoglienti e possono utilizzare liberamente la cucina a disposizione con la possibilità di degustare, su richiesta, prodotti tipici della cucina locale».
Grande soddisfazione esprime il Sindaco di Sacco, Franco Latempa, per il risultato raggiunto «che premia la collaborazione di pubblico e privato in direzione di un turismo esperienziale in grado di mettere in risalto il nostro territorio nelle sue molteplici caratteristiche e peculiarità. La posizione strategica, inoltre, del Rifugio Motola, – continua il Sindaco- punto di snodo tra i comuni viciniori di Corleto, San Rufo, Teggiano e Piaggine, lungo il percorso del sentiero Italia, favorisce l’integrazione di più territori nella promozione e valorizzazione sinergica delle nostre bellezze paesaggistiche».
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