Sala Consilina: al via il progetto ANPI sul ruolo delle donne nella Resistenza

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Sala Consilina: al via il progetto ANPI sul ruolo delle donne nella Resistenza

Ieri mattina, presso la scuola media inferiore G. Camera di Sala Consilina (Sa), ha preso avvio il progetto dell’Anpi Vallo di Diano Tanagro 1945-«2025 – 80 anni dalla Liberazione – Il ruolo delle donne nella Resistenza italiana».

Negli intenti dei suoi promotori è più che mai avvertita la necessità di trattare con gli studenti una pagina della Resistenza spesso lasciata ai margini, non solo dalle trattazioni scolastiche ma finanche nel patrimonio di conoscenze degli italiani.

Eppure 70.000 donne del nostro Paese furono protagoniste della guerra di liberazione dal nazifascismo, prestando assistenza, combattendo in prima persona, rischiando la vita. La loro storia per decenni è stata coperta dalla coltre spessa dell’oblio. L’ Anpi locale oggi ha voluto dare voce alle vicende di alcune di loro, affinché gli adolescenti coinvolti nel progetto imparino non solo a conoscere le storie personali delle donne che scelsero di divenire partigiane, ma il motivo che le mosse a questa scelta di coraggio e di libertà.

Nel mettere in gioco le proprie vite quelle donne miravano ad un obiettivo più alto della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista. Volevano ardentemente gettare le basi per una società nuova, che le emancipasse dal ruolo di semplici riproduttrici della stirpe italica e di conseguenti sue accuditrici. L’ Anpi Vallo di Diano – Tanagro vorrebbe che alla fine del suo progetto siano rimesse al loro posto le pagine dimenticate o, peggio ancora, strappate del libro della Storia del nostro Paese: le pagine che vedono protagoniste le donne nel periodo che va dal settembre 1943 all’aprile del 1945.

Un protagonismo che andò ben oltre la stessa guerra di Liberazione, perché l’aver dato per la prima volta responsabilità alle donne e, da parte loro, l’aver accettato questa responsabilità provocarono un cambiamento con effetti multipli sulla vita sociale e personale delle donne italiane. La politica, lo studio, la definizione e il perseguimento della libertà o di altri obiettivi, mai a loro riconosciuti precedentemente, le fecero avviare verso un consapevole cammino di emancipazione, che si tradusse in breve tempo nel riconoscimento del diritto al voto e successivamente nei traguardi politici ottenuti dalle partigiane elette nell’Assemblea costituente.

Un doppio riconoscimento è dunque da tributare alle partigiane, ossia avere contribuito alla Liberazione del Paese ed avere gettato le basi per la costruzione di una società che riconoscesse alle donne italiane i dovuti diritti. E, in cammino verso l’Otto marzo, Giornata internazionale della donna, l’Anpi Vallo di Diano-Tanagro rende onore al tributo fondamentale che queste donne, spesso dimenticate, hanno dato all’Italia, di modo che la sua società diventasse realmente democratica.  Auspicando che le generazioni di oggi, con la stessa determinazione delle partigiane, sappiano cogliere e trasmettere la conoscenza del loro rilevante ruolo.  

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