Sala Consilina, concussione per danni auto: scagionato carabiniere
| di Pasquale SorrentinoLa Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna in appello nei confronti di un carabiniere della Compagnia di Sala Consilina accusato di concussione e tentata concussione nel Vallo di Diano.
Il militare, difeso dall’avvocato Renivaldo Lagreca, era stato condannato in Appello ma la Suprema Corte ha annullato tale sentenza accoglienza la tesi del legale e di fatto scagionando l’appuntato di origine pugliese. I fatti risalgono a diversi anni fa quando secondo l’accusa il carabiniere avrebbe chiesto dei risarcimenti direttamente a privati per dei danni all’auto.
L’avvocato ha confutato l’ipotesi accusatoria della concussione e la Cassazione ha dato ragione al legale sottolineando che le “pressioni” erano state poste in essere come soggetto privato e non nel ruolo pubblico e quindi secondo gli ermellini non ci sarebbe stato “l’abuso di potere”.
Nelle sei pagine della sentenza la Cassazione ha quindi esaminato i quattro punti di ricorso presentati dall’avvocato Lagreca e scagionato l’appuntato.
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