Ennesimo straripamento del Tanagro; l’appello del sindaco
| di Lucia CarielloAlluvioni: ogni anno si grida all’emergenza e al disastro, ma non si tratta di catastrofi naturali. La gestione scorretta del territorio contribuisce in maniera determinante al dissesto idrogeologico del nostro paese. La causa principale del diffuso dissesto idrogeologico è la quotidiana ‘malagestione’ dei fiumi e dei versanti. Le intense piogge di questi giorni non bastano infatti a giustificare il continuo stato di calamità naturale in cui si trova il nostro territorio, colpito ancora una volta gravemente seppur nella usuale indifferenza generale.
Mi riferisco allo straripamento del fiume Tanagro, nel tratto che attraversa il territorio comunale di Sala Consilina. Le acque del fiume fuoriuscite dagli argini in località S. Agata, medesima area soggetta alla tracimazione di due giorni fa, ha apportato notevoli disagi per i residenti. Allagati, infatti, risultano diversi ettari di terreno coltivato, con la conseguente necessaria chiusura al transito della strada che collega la località S. Agata con Teggiano. In seguito alla seconda tracimazione monta allora la protesta degli abitanti delle aree comprese tra Ponte Cappuccini e Ponte San Giacomo, costoro invocano con forza interventi urgenti finalizzati al ripristino degli argini del Tanagro distrutti dalle catastrofiche alluvioni di novembre.
Gaetano Ferrari, sindaco di Sala Consilina sottolinea la gravità apportata dall’ennesimo straripamento del fiume, ricordando di aver inviato una lettera di intervento a diversi enti tutte a quanto pare cadute nel dimenticatoio. Il primo cittadino amaramente conclude: “in Italia esistono cittadini di sera A e di seria B”.
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