Esonda il Tanagro. È ancora emergenza.
| di Lucia CarielloDall’inizio delle prime piogge è un bollettino di guerra. La guerra fra noi e il nostro territorio mal gestito, devastato, sottovalutato. I disagi sono gravi e si registrano non solo per i residenti ma anche per le attività produttive. Su 8.100 comuni che ci sono in Italia circa 5.581 hanno dei problemi. Di questi, 1.700 sono a rischio frana, 1.285 a rischio alluvione e 2.596 sia a rischio frane che alluvione. Se alle caratteristiche naturali ed orografiche ci mettiamo anche il forte abusivismo edilizio il disboscamento, gli incendi, la cementificazione dei letti dei torrenti e dei fiumi e i pessimi piani di urbanizzazione di alcuni di questi comuni si può portare il livello di rischio a situazioni insostenibili.
Nonostante questa situazione catastrofica con un rischio elevatissimo per la popolazione, si continua a non fare nulla o quasi nulla per risolvere il problema, e, come uno stridulo ritornello ecco che ancora una volta il nostro territorio è minacciato dalla furia incontrollabile della natura, ed ecco ancora una volta il Tanagro mostrare il suo volto più terribile.
Per i cittadini di Sala Consilina che vivono nei pressi del fiume è divenuta oramai una terribile consuetudine.
Le acque del fiume rotto ciò che rimaneva degli argini allagano una ventina di abitazioni, alcune stalle, due strade provinciali e diversi ettari di terreno nelle località S. Agata e S. Giovanni.
La popolazione, comprensibilmente, ha mostrato tutto il suo sdegno per una situazione oramai divenuta insostenibile. Il sindaco altro non ha potuto che emettere un ordinanza di sgombero per alcune abitazioni, unica alternativa ad una situazione oramai intollerabile.
©Riproduzione riservata