L’Arte va in fumo?
| di Marisa RussoEsporre in una Chiesa , pur se non più adibita ai riti liturgici, è coinvolgere le opere in un eco di sacralità che sottolinea l’importanza di tali espressioni Artistiche, prodotto della creatività, messaggio spesso sofferto dell’anima, richiamo ad un’interiorità spesso trascurata. Felice quindi la scelta espositiva nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli all’interno dell’ex Convento dei Cappuccini, che diviene luogo di Cultura ed Arte. Il giovane Artista Gianluca Cavallo, con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Sala Consilina e la collaborazione della Cooperativa Thokos, presenta la sua Mostra d’Arte “All’anagrafe Giovanni”, evidenziando già dal titolo un richiamo all’ambiguità diffusa. Inaugurazione Domenica 14 Novembre ore 18 con presentazione del catalogo. La Mostra sarà visitabile sino al 12 dicembre dalle ore 17 alle 20. Introduce un’apparente sigaretta accesa nella quale l’Artista trasforma una custodia di tele che nella brace vanno in fumo, al di là del titolo dichiarato, sembra soprattutto una forte e molto sentita denuncia alla situazione dell’Arte in quest’epoca difficile, sembra lanciare un valido e tormentato grido: l’Arte va in fumo?? Con creatività l’artista oltre ad operare con tele e pitture evidenzia delle installazioni molto significative. I volti trasfigurati, alcuni particolari del corpo, esprimono delle contorsioni, ammaccature, lacerazioni subite nell’iter esistenziale, è l’interiorità che diviene materia, che prende forma, rivelando ciò che è celato.
Gianluca Cavallo, nativo di Cava dei Tirreni, vive tra Sala Consilina e Roma, completamente dedicato all’espressione Artistica. Ha realizzato anche opere del culto cattolico, come tele ad olio raffiguranti la Creazione, le storie di Maria e di Gesù le decorazioni architettoniche degli interni della Chiesa della Madonna del Rosario di Pompei a Silla di Sassano, ma sembra non perdere l’occasione di rivelare pathos esistenziali e denunce sociali.
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