Salernitani al Festival di Sanremo, dai Santo California a Rocco Hunt: anche la cilentana Adriana Ruocco
| di Marianna Vallone
Il Festival di Sanremo è la vetrina più prestigiosa della musica italiana, si sa. Un palco che negli anni ha consacrato leggende e lanciato nuove stelle. Tra le voci che hanno risuonato nella città dei fiori, c’è un filo rosso che lega la provincia di Salerno alla storia del festival. Da Battipaglia a Vallo della Lucania, passando per Scafati e il capoluogo, sono tanti gli artisti salernitani hanno lasciato un’impronta sul palco dell’Ariston.
Negli anni ‘70, precisamente il 1977, I Santo California portarono il loro sound melodico sul palco di Sanremo, partecipando nel 1977 con Monica,che si piazza al terzo posto della classifica finale. Il complesso nella sua prima formazione comprendeva cinque giovani musicisti campani, originari di Nocera Inferiore e Angri: Pietro Barbella, Donato Farina, Domenico Aiello, Gianni Galizia, Massimo Caso, che hanno battezzato il loro sodalizio artistico col nome di La Nuova Frontiera.
Ma è Francesco Saverio Mangieri il primo a “salire” sul palco. Originario di San Pietro al Tanagro, è stato un compositore, paroliere e direttore d’orchestra. Partecipa al Festival di Sanremo 1954 con Notturno, interpretata da Natalino Otto insieme a Vittoria Mongardi, che si classifica al quarto posto.
Negli anni ’90, una ventata di freschezza arrivò da Neri per Caso, il gruppo vocale salernitano che nel 1995 incantò il pubblico con Le ragazze, vincendo la sezione Nuove Proposte. Rportarono la musica a cappella alla ribalta e l’anno dopo tornarono nella categoria Big con Mai più sola.
Nel 1993 anche Nicola Napolitano, originario di Centola, partecipa alla prima edizione di Sanremo giovani con la diretta televisiva di RAI Uno presentata da Pippo Baudo.
Nel 1996, una giovanissima cilentana Adriana Ruocco, di Vallo della Lucania, emozionò l’Ariston con Sarò bellissima. Tra i protagonisti del nuovo millennio Neffa, originario di Scafati. Ex rapper, poi raffinato cantautore, ha partecipato al Festival nel 2004 con Le ore piccole e nel 2016 con Sogni e nostalgia.
Nel 2014, il rap ha conquistato l’Ariston grazie a Rocco Hunt, che con Nu juorno buono ha vinto la sezione Giovani, facendo ballare e riflettere con un inno di speranza per il Sud. E’ tornato nel 2016 con Wake Up e nel 2025 con Mille vote ancora.
Ma la provincia di Salerno non è solo solisti. Serena C (Serena Caporale), originaria di Salerno, partecipò con il gruppo Baraonna nel 1994 e nel 1998 tornò come solista con Quante volte sei.
E poi c’è la storia di Tania Tedesco, di Battipaglia, che calcò il palcoscenico del teatro Ariston nel 1988 tra le nuove proposte con la canzone “La notte delle favole“.
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