Legalità, presentato a Palazzo Sant’Agostino il libro “Da Petrosino a Borsellino”
| di Federico Martino Presentato a Palazzo Sant’Agostino il volume “Da Petrosino a Borsellino”, alla presenza del presidente della Provincia, on. Edmondo Cirielli. Il libro scritto dal professore, Francesco Casale, ripercorre la vita di Joe Petrosino, poliziotto italo- americano originario di Padula ucciso in un agguato dalla “mano nera” a Palermo nel 1909 ed arriva ai martiri dei giorni nostri, Falcone e Borsellino, attraverso un itinerario storico dedicato a tutte le vittime di mafia ed ai martiri per la giustizia. Un percorso espositivo di memoria, cultura e legalità nella Casa-Museo di Joe Petrosino a Padula, con testimonianze inedite di Nino Melito, pronipote del poliziotto padulese. «Saluto con piacere questo volume- ha detto Cirielli- che rende un doveroso tributo a coloro che sono caduti nell’adempimento del loro dovere nella lotta contro la criminalità organizzata. Ricordare i caduti è un doveroso omaggio, che conserva in sé un valore didattico e pedagogico. Gli eroi moderni si trovano anche nell’ordinarietà e con il loro impegno sociale sono un esempio di eroismo nella vita quotidiana, soprattutto per i giovani. L’attestato di benemerenza che mi ha conferito l’Associazione Internazionale “Joe Petrosino”, che mi riconosce sensibilità istituzionale è per me un ulteriore convincimento di sostegno alle attività legate al simbolo più forte della giustizia e della nostra emigrazione, che ha aperto per il nostro territorio una lusinghiera pagina di onore». Alla conferenza di presentazione del volume che presenta l’introduzione a firma del Presidente della Provincia di Salerno e la prefazione a cura di Manfredi Borsellino, figlio del magistrato ucciso dalla mafia, erano presenti: l’Assessore provinciale alla Legalità, Adriano Bellacosa, il presidente Corte d’Appello Tribunale di Salerno, Matteo Casale, il colonnello del Comando provinciale dei Carabinieri, Pasquale De luca, il vice presidente Associazione Internazionale Joe Petrosino, Giovanni Cancellaro, l’ autore, Francesco Casale, il pronipote di Joe Petrosino, Nino Melito, il giornalista, Eugenio Ciancimino, che ha scritto una testimonianza sulla figura di Borsellino senza toga e al di fuori delle ritualità dei Palazzi di Giustizia. «Il libro – ha sottolineato il magistrato Casale- è opera letteraria con spunti storiografici con un martellante riferimento all’inadeguatezza della risposta dello Stato. Agli interrogativi posti dall’autore lascio rispondere la storia». Anche il colonnello De luca, che ha scoperto di recente una lontana parentela con la famiglia Petrosino, ha sottolineato «la figura colossale di Joe Petrosino, emigrante del secolo scorso, che ha fatto capire all’America che gli italiani erano qualcosa di diverso dal Padrino. Adolfo Celi lo ha impersonato in uno sceneggiato degli anni Settanta in cui emergeva come il nome di Petrosino dava fastidio in certi ambienti. Nella nostra società aggredita dal Grande Fratello, dobbiamo gridare forte il suo nome ai nostri giovani, perché il Sud ha bisogno di riscattarsi».
La presentazione del libro è servita, inoltre, a lanciare da parte dell’Associazione Internazionale “Joe Petrosino”, l’idea del biglietto unico per visite turistiche nel centro storico di Padula, tra la Certosa di San Lorenzo e la Casa-Museo dedicata all’eroe italo-americano. Idea accolta dall’assessore al Patrimonio, Adriano Bellacosa, che ad ottobre 2009 ha partecipato a New York come delegato del presidente Cirielli al Premio “Joe Petrosino”, con l’obiettivo di contribuire alle iniziative legate alla promozione della cultura della legalità.
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