Salvatore resta e riparte dalla terra: «Non lasciate il Cilento»
| di Luigi Martino«I miei nonni mi hanno lasciato un terreno. Qualcuno non saprebbe cosa farsene, per me invece vuol dire futuro». Salvatore Dentale ha 26 anni. E’ nato e vive a Marina di Camerota, nel Cilento. Il mare lo ha accompagnato per tutta la sua vita. Si è diplomato a Salerno, all’istituto tecnico Navale. Ma, dopo il «pezzo di carta», non si è mosso nulla. Allora a smuovere le acque ci ha pensato lui, voltandosi indietro e sfruttando le opportunità che già facevano parte della sua vita. E’ ripartito dal terreno dei nonni e dalla costa di Camerota per diventare agricoltore e guida escursionistica.
Ha incontrato il professore Salvatore Calicchio, ex politico, conoscitore del territorio, agricoltore e guida. Calicchio lo ha accompagnato passo dopo passo. Gli ha fatto scoprire cose nuove. E Salvatore, quello giovane, le ha trasformate in cose produttive. Ora coltiva l’orto, raccoglie le olive, pota gli alberi da frutta e vende i broccoli porta a porta. Poi lascia tutto, dal capoluogo scende alla frazione Marina, stringe la mano ad orde di turisti e li accompagna alla scoperta dell’area marina protetta degli Infreschi.
«Io ho seguito degli esempi, forse non sono un esempio o forse sì – spiega Salvatore Dentale – ma invito i giovani a tornare alla terra, a guardarsi intorno, ad immegersi nelle bellezze che offre il Cilento». L’invito, dunque, è quello di non scappare via. «Il mio hobby, adesso, è l’apicoltura». E lui con le api ci parla proteggendosi solo il volto. A mani nude sposta le cassette, controlla le celle, fino a prendere il miele per conservarlo nei barattoli di vetro. Salvatore è l’esempio di come in un territorio che arranca, che fa fatica ad emergere e che, talvolta, guarda in modo troppo lento al futuro (per questo motivo in tanti ironizzano definendolo Ci…Lento), lui è rimasto, ha combattuto, si è rimboccato le maniche e ora, dice, «vivo felice».
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