San Giovanni a Piro celebra la Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate
| di Maria Emilia CobucciÈ iniziata con le note dell’Inno d’Italia, suonate dal concerto bandistico Maria Santissima di Pietrasanta di San Giovanni a Piro, la Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate che si celebra oggi 4 Novembre. L’amministrazione comunale di San Giovanni a Piro accompagnata dalle diverse forze dell’ordine e dal parroco Don Tonino Cetrangolo ha reso omaggio questa mattina a Scario a tutti coloro che hanno perso la vita nel corso del primo conflitto mondiale in nome della Patria e dei valori dell’unità e della pace. Raggiunti quest’ultimi grazie all’immenso lavoro che quotidianamente svolgono le forze dell’ordine sempre vicine ai cittadini e ai più bisognosi. Come sottolineato dal parroco Don Tonino Cetrangolo «al fine di mantenere un clima di rispetto e di pace». Una manifestazione che nella località di Scario viene organizzata da ormai 35 anni dal presidente dall’Associazione Nazionale Bersagliere sezione di Scario Gerardo Scarano alla quale hanno preso parte anche gli alunni delle scuole primarie del posto che hanno avuto modo di esprimere i loro diversi pensieri in merito ad una manifestazione così significativa. Una partecipazione molto sentita dai rappresentanti delle diverse forze dell’ordine presenti che hanno reso omaggio al Milite ignoto.
«Il destino della nostra Patria e del nostro popolo non sia mai più affidato alla guerra – ha poi aggiunto il Tenente Colonnello dell’Esercito Italiano Giusepoe Scarano – È necessario trasmettere ai giovani l’amore per la Patria e il rispetto delle istituzuoni”. A concludere la manifestazione è stato il Sindaco del Comune di San Giovanni a Piro Ferdinando Palazzo che si è rivolto principalmente ai diversi giovani presenti nella Chiesa dell’Immacolata.” Oggi celebriamo i valori della democrazia, della solidarietà e della libertà che i nostri combattenti ci hanno lasciato e dei quali dobbiamo fare tesoro – ha dichiarato il primo cittadino – Sono loro che si sono immolati per la Patria. E ognuno di quei nomi non rappresenta il sacrificio di un singolo uomo ma di intere famiglie in nome dell’unità nazionale». L’evento si è concluso con la deposizione della corona di alloro nelle acque antistanti il porto di Scario.
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