San Mauro Cilento, due ore per ricevere cure: allarme su sanità campana: «Sistema al collasso»
| di Luigi MartinoUn episodio drammatico ha scosso la comunità locale e riacceso i riflettori sulle criticità della sanità campana. Lo scorso 1° gennaio, una donna di 52 anni ha dovuto attendere quasi due ore per ricevere assistenza medica, mettendo in evidenza gravi falle organizzative nel sistema sanitario regionale. Il caso ha sollevato indignazione e un dibattito acceso tra cittadini e rappresentanti politici.
Mario Polichetti, responsabile nazionale dell’Udc per il settore sanità, ha definito l’accaduto “un esempio lampante del collasso della sanità campana”. La sua denuncia è dura e precisa: “Non è accettabile che una persona in pericolo di vita debba attendere così tanto per ricevere cure. Il fatto che la guardia medica fosse chiusa e che l’ambulanza intervenuta fosse priva di un medico è sintomatico di una carenza organizzativa che non può più essere tollerata.”
Una gestione insufficiente delle emergenze
Polichetti non si limita a una critica generica ma punta il dito contro una pianificazione sanitaria giudicata inadeguata, in particolare nelle aree periferiche: “Le postazioni di emergenza, soprattutto nelle zone interne e nei piccoli centri, sono spesso sguarnite o inadeguate. Questo non è solo un problema di risorse economiche, ma di responsabilità politica e amministrativa.”
Il rappresentante dell’Udc ha quindi invocato interventi urgenti da parte delle istituzioni regionali: “La Regione Campania deve adottare misure concrete, come il potenziamento delle strutture di emergenza e l’assunzione di personale medico qualificato. La salute non può essere una lotteria dove il prezzo più alto viene pagato dai più fragili.”
Un appello al Governo nazionale
Polichetti si è rivolto anche al Governo e alle istituzioni locali, sottolineando che “la salute non ha colore politico” e che è un diritto fondamentale da garantire in ogni angolo del Paese, senza differenze tra Nord e Sud. “La Campania merita una sanità all’altezza delle sue necessità,” ha ribadito.
Un monito per il futuro
La vicenda si è conclusa con il ricovero della donna presso l’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, ma resta un monito per le istituzioni affinché episodi simili non si ripetano mai più. La speranza è che questa tragedia evitata possa rappresentare un punto di svolta per un sistema sanitario che, soprattutto in aree marginali, appare sempre più fragile e inadeguato.
Le parole di Polichetti suonano come un campanello d’allarme per l’intera classe politica: la sanità, pilastro del benessere collettivo, non può più essere lasciata al caso.
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