San Nilo, il weekend dei Cammini Aperti. Romano: «Turismo esperienziale chiave per la rinascita dei borghi»
| di RedazioneIl Cammino di San Nilo protagonista del weekend appena trascorso di “Cammini Aperti”, il più importante evento nazionale dedicato ai sentieri e itinerari. Il progetto, ideato dalla Regione Umbria in qualità di capofila per il turismo slow, promuove i valori dell’accessibilità, della lentezza e della sostenibilità. La Regione Campania ha aderito all’iniziativa con il Cammino di San Nilo e la Via della Fede di San Pio. L’iniziativa si colloca all’interno di “Scopri l’Italia che non Sapevi – Viaggio Italiano”, progetto congiunto di promozione turistica delle Regioni Italiane che fa parte del Piano di Promozione Nazionale 2022 del Ministero del Turismo.
Nella prima giornata una bellissima escursione sulle orme di Pio da Pietrelcina, per un tratto della dodicesima tappa della Via della Fede di San Pio, con partenza e ritorno da Gesualdo, in un luogo di grande spiritualità. Poi protagonista il Cilento Bizantino con il Cammino di San Nilo.
Partendo dal pittoresco borgo di Casaletto Spartano, i partecipanti si sono immersi in un viaggio attraverso l’antico sentiero che conduce a Tortorella, godendo del piacere della lentezza in un clima primaverile incantevole. Guidati dalle guide locali Arnaldo Iudici e Maria Pagano, i camminatori hanno raggiunto le maestose Cascate dei Capelli di Venere, dove hanno avuto l’opportunità di ascoltare storie e leggende legate ai luoghi attraversati, arricchendo così la loro esperienza.
Presente all’iniziativa anche Rosanna Romano, Direttore Generale per le politiche culturali e il turismo della Regione Campania. «Il Cammino di San Nilo è il primo iscritto all’Atlante dei Cammini della Regione Campania – ha detto – ci sono delle potenzialità enormi per un turismo esperienziale, non di massa ma fatto di conoscenza di nuovi stili di vita, di paesaggio, di cultura e di alimentazione sana, basata su una agricoltura biologica vera e praticata».
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