San Severino di Centola, borgo abbandonato rivive con presepe vivente
| di Luigi MartinoIl comune di Ceraso è volato in Sicilia per ritirare il premio di ‘Presepe vivente più bello d’Italia’. Un riconoscimento meritato, frutto di un lavoro di squadra pazzesco che negli anni ha portato migliaia di visitatori. Ma nel Cilento esistono altre realtà altrettanto belle che catapultano i visitatori in un mondo magico. E’ il caso di San Severino di Centola e della 13esima edizione del presepe vivente nel paese abbandonato, organizzata dall’associazione Il Borgo onlus. Il paese fantasma si trova abbarbicato su uno sperone roccioso ed è uno dei borghi non abitati più belli d’Italia. Si affaccia a picco su una rupe a ridosso del fiume Mingardo, di fianco a quella che è denominata la gola del Diavolo. Risale al X secolo e si riscontrano tracce di presenza e costruzioni la cui fondazione risale anche al XX secolo, ma alcune tracce d’insediamenti abitativi sullo sperone roccioso sono conosciute sin dal VII secolo; inoltre, negli ultimi anni, è stata restaurata la chiesa e la piazzetta antistante a quest’ultima è spesso usata per rappresentazioni canore e teatrali oltre che per il presepe natalizio che quest’anno si terrà il sabato 29 dicembre.
Un borgo che torna a vivere nel suo massimo splendore, illuminato da tantissime torce che gli restituiscono un fascino particolare, dal «retrogusto» natalizio. Tra le stradine di San Severino Vecchia si potranno incontrare gli artigiani con i mestieri di un tempo. Ce’è il pescivendolo, la lavandaia, il pastore, il fruttivendolo e poi le cantine, le botteghe e la piazza, il centro storico del paese pieno di attività di ogni genere. «Anche quest’anno si riaccendono le luci del Natale sul Borgo di San Severino, per una manifestazione che rievoca la natività e porta avanti la nostra tradizione – dichiara Ester Giannilivigni, membro del direttivo dell’associazione Il Borgo onlus – Nessun attore, solo gli abitanti del luogo, che per un giorno vi faranno vivere un’esperienza spirituale e culturale, vestendo i panni degli antichi artigiani e dei personaggi del Vangelo. Il 29 dicembre non prendete impegni: venite a vivere la magia del Natale insieme a noi».
Oltre ai componenti dell’associazione e agli abitanti di San Severino, si aggregheranno altri figuranti provenienti da paesi limitrofi per prendere parte alla rappresentazione. Il presepe è aperto a tutti. Dalle 11 del mattino andranno in scena altre iniziative, «per dare un senso ancora più profondo all’evento» specificano gli organizzatori. Poi con il calare del sole ci penseranno le fiaccole ad illuminare il percorso inerpicato che dal paese nuovo condurrà i visitatori al borgo fantasma.
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