Toni infuocati in sede di Consiglio tra la Giannì e Fasolino

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Toni infuocati in sede di Consiglio tra la Giannì e Fasolino

E’ terminato dopo poco più di un’ora il consiglio comunale che si è tenuto in data odierna 17 febbraio 2011 a San Giovanni a Piro e che all’ordine del giorno ha discusso sul tema dell’Unione dei Comuni. Lontane le posizione tra la maggioranza e le due minoranze su tutti o quasi i punti della proposta, punti che le minoranze non hanno votato. Una discussione in particolare è stata messa in evidenza e rimarcata più volte: dallo statuto emerge che per ciascun Comune inserito nell’unione, i rappresentanti saranno due, il sindaco e un consigliere di maggioranza. Su questo i rappresentanti delle opposizioni hanno evidenziato il loro totale disaccordo facendo notare chiaramente che in questo modo e con questo statuto le stesse sono tagliate fuori da questo progetto e con loro la popolazione che rappresentano. La risposta della Giannì è quasi una promessa, assicurando che porterà all’attenzione degli altri Comuni che fanno parte di questo progetto, la  partecipazione di un consigliere di minoranza oltre al sindaco. Il consigliere Palazzo incalza sottolineando che per una maggiore garanzia di quanto affermato dalla Giannì, sarebbe corretto modificare e integrare lo statuto affinché ciò avvenga realmente nero su bianco e non a parole, riportando l’effettiva possibilità per l’opposizione di essere rappresentata con un consigliere. Poco prima della votazione e nella fase conclusiva del consiglio, i toni della discussione si sono accesi, in particolar modo tra il sindaco Giannì e il consigliere dell’opposizione Fasolino. La discussione è nata in seguito ad un intervento di Fasolino, il quale ha esternato la sua disapprovazione nei confronti della proposta articolando i motivi secondo i quali la stessa non è accettabile, riportando verbalmente degli articoli dello statuto apparentemente non rispettati. Dura la reazione del sindaco che ha sottolineato di non voler accettare lezioni di diritto da una persona che non lo conosce e che articola argomenti senza senso. Solidale l’intervento del capogruppo della Primavera Pasquale Sorrentino e del capogruppo della Margherita Ferdinando Palazzo nei confronti del consigliere di Scario ricordando a tutti e al sindaco in particolare che esiste la libertà democratica di poter dire o affermare ciò che si ritiene giusto, rispondendo eventualmente ed ovviamente di affermazioni scorrette.
In conclusione la proposta viene votata da tutti i componenti della maggioranza e respinta dalle due minoranze.

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